Albenga, inaugurata la nuova moschea: “Momento storico per la comunità islamica”

Albenga. Inaugurazione ufficiale questa mattina per la nuova moschea di Albenga in via Piemonte: 750 metri quadri al piano terra di un capannone nella zona industriale della cittadina ingauna. Almeno 650 le persone, mussulmani e non, che hanno preso parte al “taglio del nastro” del nuovo e atteso luogo di preghiera della comunità islamica.

“Sono 20 anni che aspettiamo una giornata come questa. E’ un momento storico per noi. La nostra comunità, la più grande in Liguria, disponeva di un locale piccolissimo e che creava disagio anche agli abitanti della zona. Questa è la sede ideale, da oggi si apre una nuova stagione” ha detto Abdelaziz Sofi, responsabile del centro culturale islamico.

Per il presidente della Provincia Angelo Vaccarezza: “Sono venuto qui con mio figlio perché si tratta di una giornata importantissima di integrazione. Noi dobbiamo combattere tutti insieme contro un nemico comune che è l’ignoranza. E’ l’ignoranza a creare pregiudizio. Essere qui oggi è un privilegio. Chi ha una fede, di qualunque tipo, ha un dono che va difeso”.

Per il sindaco di Albenga Rosy Guarnieri: “È giunto il momento di dire basta alle semplificazioni, agli stereotipi e ai luoghi comuni che troppe volte, fino a oggi, sono stati utilizzati. Per le mie idee e posizioni politiche, che rivendico e che mantengo con orgoglio, so di essere stata, in passato, dipinta ingiustamente ed erroneamente come una appartenente a un movimento razzista, xenofobo e intollerante nei riguardi delle etnie diverse. Niente di più falso, e lo abbiamo dimostrato giorno dopo giorno, mese dopo mese, anno dopo anno, con la parole e con i fatti. Perché l’unica intolleranza che mi caratterizza, e con me tutta la cittadinanza onesta di Albenga, non è verso chi la pensa in modo diverso o chi professa una religione differente dalla propria, ma verso chi delinque, chi non rispetta la città che amiamo, chi rovina il territorio che lo ha accolto. Tolleranza zero verso chi delinque, a prescindere dalla razza, dalla etnia e dalla religione: è questa la mia unica, fortissima, intolleranza, e su questo fronte so di essere affiancata dalla maggioranza della cittadinanza ingauna, e dalla stessa comunità islamica, fortemente penalizzata dai gesti e dalle azioni di pochi”.

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