Paolo Villaggio compie 80 anni: grande festa a Genova

Paolo Villaggio

Genova. Ottanta candeline per Paolo Villaggio e Genova festeggia. Il Comune rende omaggio al grande comico organizzando oggi una festa di compleanno ad hoc.

Appuntamento nel Salone di Rappresentanza di Palazzo Tursi alle ore18: alla presenza del sindaco Marco Doria, saranno presenti i vecchi amici e i compagni di scuola genovesi, da Renzo Piano a Paolo Fresco che, insieme a tante personalità del mondo dello spettacolo, da Dori Ghezzi ad Antonio Ricci, abbracceranno uno dei “figli d’arte” della città. A condurre la serata sarà Vittorio Sirianni.

Sono previsti momenti musicali, letture degli auguri da parte degli amici che non potranno essere personalmente a Palazzo Tursi, la consegna di un riconoscimento (la riproduzione in argento del 45 giri contenente Carlo Martello ritorna dalla battaglia di Poitiers il cui testo è stato scritto proprio da Paolo Villaggio insieme a Fabrizio De André) e l’immancabile torta finale sulle note di “Ma se ghe pensu”.

Attore straordinario e scrittore, autore di testi di canzoni indimenticabili, Paolo Villaggio con la sua dissacrante e grottesca ironia, è stato uno dei primi in Italia che, attraverso la satira, è riuscito a far riflettere sui problemi della nostra società. A scoprire la vena artistica di Villaggio fu Maurizio Costanzo, che nel 1967 gli consiglia di esibirsi in un cabaret di Roma. Da qui passerà alla tv con la conduzione del programma “Bontà loro”.

Nel 1971 la casa editrice Rizzoli pubblicherà il libro Fantozzi, basato sui racconti brevi che aveva iniziato a scrivere per L’Espresso. Il successo dei suoi best-seller (ne scriverà tre), gli darà l’opportunità di raggiungere grande notorietà nel cinema. Per la verità, Villaggio aveva già lavorato in alcuni film (si ricordi, per tutti, “Brancaleone alle crociate” di Monicelli del 1970), ma solo con il celebre film “Fantozzi” di Luciano Salce nel 1975 otterrà un successo straordinario.

Villaggio è un attore a tutto tondo, avendo lavorato con maestri del cinema quali Federico Fellini (nel 1990 con “La voce della Luna”, insieme a Roberto Benigni), Lina Wertmuller (nel 1992 con “Io speriamo che me la cavo”), Ermanno Olmi (nel 1993 con “Il segreto del bosco vecchio”), Mario Monicelli (nel 1994 con “Cari fottutissimi amici”) e Gabriele Salvatores (nel 2000 con “Denti”).

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