Ad Albenga inaugura il Museo d’Arte Moderna nella torre civica, con Picasso, Renoir e Mirò

Albenga. Sabato 27 ottobre 2012, alle ore 11, verrà inaugurato il primo Museo d’Arte Moderna della Città di Albenga. Un museo che nascerà e vivrà in una cornice storica, artistica e culturale di indiscutibile e straordinario prestigio: sarà allestito nel cuore del centro storico ingauno e precisamente all’interno della Torre Civica trecentesca del Palazzo Vecchio, abbracciato dall’adiacente Battistero, dalla Cattedrale e dal Palazzo Civico.

Sarà la Gama – Galleria d’Arte Moderna di Albenga – di Sandro Ristori a curare l’esposizione, che prevede l’allestimento di tutti i piani della torre fino alla grande campana, che sabato rintoccherà a festa, annunciando alla città una nuova stagione culturale.

Il percorso artistico accompagnerà i visitatori sino all’apice e sarà una ascesa curata nei minimi dettagli, dove il mattone medievale si sposerà con l’arte moderna, in una fusione ricca di stupore ed emozione tra opere d’arte dei maggiori maestri internazionali tra cui Renoir, Picasso, Balthus, Mirò, Gauguin, Vuillard, Pascin, Pissarro ed altri.
Arrivati alla campana il vasto e dominante panorama cullerà gli ospiti rendendo omaggio all’arte ed alla bellezza della città e della riviera.

“Sarà un museo della città e per la città – commenta Ristori -, che si propone di coinvolgere attivamente le istituzioni scolastiche con ingresso gratuito per tutti gli studenti di Albenga, contatteremo le varie associazioni operanti nel territorio, i commercianti, gli agricoltori, i ristoratori e le numerose attività ricettive della piana.
Un progetto ambizioso che prevede anche la realizzazione di una biblioteca specializzata in arte, a beneficio degli studenti e degli amanti dell’arte in genere”.

Il programma delle iniziative prevede anche di coinvolgere importanti istituzioni museali come Palazzo Ducale di Genova, il Complesso Museale di Santa Maria della Scala di Siena ed alcune fondazioni monegasche con le quali Gama ha già collaborato in passato. “Ringraziamo l’amministrazione comunale e la Fondazione Oddi per aver abbracciato, sostenuto e reso possibile questo progetto” conclude Ristori.

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