Cronaca

Ufo a Savona, l’esperto: “Non si tratta della stazione spaziale internazionale. Ecco perché”

Savona. L’ufo avvistato a Savona non è da identificarsi con la stazione spaziale internazionale (ipotesi, quest’ultima, avanzata da alcuni scettici). A sostenerlo, con tanto di studi e convinte argomentazioni, è Angelo Carannante del Centro Ufologico Mediterraneo, che ha diffuso foto e video dello strano oggetto luminoso apparso nel cielo della città della Torretta lo scorso 7 agosto.

“Premesso che ufo non significa velivolo alieno, ma solo un oggetto volante non identificato, sottolineiamo che le nostrte indagini sono state molto approfondite – sositiene Carannante – Alla fine è emerso che l’oggetto filmato dal signor Angelo Maggioni, non è da identificarsi nella stazione spaziale internazionale. Diversi elementi depongono contro questa tesi ed altre ipotesi convenzionali, per cui la tesi ISS propugnata da alcuni astrofili è da ritenersi non condivisibile”.

“Stando alle dichiarazioni del testimone l’ovni è stato filmato alle ore 22,33, nel mentre la Iss era visibile alle ore 23,03. Quindi oltre mezz’ora di sfasamento. Inoltre non coincidono le coordinate. Ed ancora: l’oggetto volante non identificato era molto luminoso, mentre la Iss non è tale. L’ufo aveva un moto irregolare, mentre la stazione internazionale sicuramente no. La quota non è la stessa, ma mostra una differenza abissale. Quella stessa sera, ma anche in altre ed in orari vari, vi sono state diverse testimonianze che sembrano escludere la tesi Iss”.

“La famosa squadrettatura che l’oggetto possiede nei fermo immagine, anche filtrati, non dimostra affatto che i testi abbiano visto la Iss, ma è presente anche in altri avvistamenti ufo e quindi nella casistica e non sembra neanche un effetto dovuto ai pixel dell’immagine. Sottolineo che lo studio è stato condotto a 360° come da prassi consolidata e con tanti elementi a disposizione del Centro Ufologico Mediterraneo frutto di un gran lavoro e di approfondite indagini, le quali soltanto, permettono di dare un giudizio attendibile e verosimile. Soprattutto, pur nell’obiettività del metodo di ricerca, non vi sono state preclusioni e preconcetti e nemmeno paraocchi di fronte ad un fenomeno come quello ufo che è del tutto reale” conclude Carannante.

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