Economia

Tirreno Power, Legambiente risponde all’ad Gosio: “Chiediamo trasparenza su dati epidemiologici”

tirreno power

Vado Ligure. Legambiente Liguria risponde all’amministratore delegato di Tirreno Power, Giovanni Gosio, che in occasione di una recente intervista ha ribadito come “anche un’associazione ambientalista come Legambiente posiziona da alcuni anni la qualità dell’aria in provincia di Savona tra le migliori d’Italia” per sostenere la sostenibilità delle politiche della Tirreno Power in ambito di qualità dell’aria.

“Una dichiarazione inaccettabile quanto insostenibile” dichiara Santo Grammatico, presidente di Legambiente Liguria, che sottolinea come “i dati sono relativi a due unici parametri della nostra indagine Ecosistema Urbano che, pur rientrando nei valori limite previsti dalla legge sull’inquinamento atmosferico, non possono da soli essere rappresentativi rispetto ad una valutazione sulla condizione sanitaria complessiva”.

La centrale di Vado Ligure appare infatti al 118° posto sulle 622 considerate tra i complessi più inquinanti in Europa. Uno scenario poco rassicurante, che si unisce ai dati recentemente usciti sulla campagna biomonitoraggio mediante licheni nell’area di Vado Ligure ed alle denunce portate avanti dalla società civile e da diversi esperti” contestano gli ambientalisti.

“Stiamo parlando della salute di persone in carne ed ossa e della salubrità dell’ambiente, non di semplici statistiche – sottolinea Grammatico – le denunce della società civile e degli enti locali del territorio sono circostanziate, così come i nostri dati sull’insostenibilità del carbone, per questo, come Legambiente, ribadiamo il nostro “no” alla centrale della Tirreno Power”.

“Il dottor Gosio parla di responsabilità sociale d’impresa? Lo dimostri fino in fondo: dia il suo consenso ad indagini ambientali ed epidemiologiche indipendenti ed a tutto campo, la responsabilità passa prima di tutto dalla massima trasparenza” conclude il presidente di Legambiente Liguria.

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