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Albenga, 16 tartarughe Emys tornano a casa: la specie verso la salvezza dall’estinzione

Albenga. Tornano nel loro ambiente originario 16 esemplari di Emys orbicularis ingauna, la specie di testuggine palustre esclusivamente ligure. Sono stati rilasciati questa mattina nei siti naturali protetti della piana di Albenga. Le piccole tartarughe hanno una marcatura di identificazione, un microchip e alcune sono dotate di una piccola radiotrasmittente per seguirne gli spostamenti in natura con tecniche di radio-tracking. In questo modo sarà possibile monitorare gli esemplari rilasciati nell’arco dei mesi successivi.

Spiega Claudia Gili, direttore scientifico e sanitario dell’Acquario di Genova: “Questa specie di tartaruga palustre è autoctona della zona albenganese. Nel 1994 abbiamo reperito i primi esemplari. Poi è stato il centro Emys per l’accompiamento e la riproduzione degli esemplari e l’accordo per tutelarli dall’estinzione. I piccoli vengono trasferiti all’acquario per trascorrere i primi due o tre anni di vita, per poi tornare nel loro ambiente di Albenga e crescervi”.

“E’ un programma che ha ricevuto riconoscimenti internazionali molto importanti – prosegue la dottoressa Gili – Auspichiamo inoltre di partecipare ad un piano ‘Life’ per accedere ad ulteriori finanziamenti. Le tartarughe sono monitorate e marcate con microchip: otto esemplari su quindici. Questo serve per controllare cosa effettivamente succede dopo la liberazione”.

All’evento odierno presso il centro Emys di Leca d’Albenga ha partecipato l’assessore regionale all’ambiente Renata Briano, che sottolinea: “Curando gli ecosistemi e lavorando insieme si ottengono i risultati. Questa è una specie che gli esperti davano in via di estinzione, invece è stata recuperata e reintrodotta, con buoni effetti. Regione e Provincia hanno lavorato insieme per la gestione degli ambienti acquatici e dei Sic”.

“Oggi vediamo quanto fatto durante il lavoro nella liberazione di questi esemplari: è usa specie che esiste solo nella nostra regione; è l’unico vertebrato solo ligure. Tutto questo ci spinge ad andare avanti al meglio” conclude l’assessore.

Oggi, quindi, il rilascio di 16 esemplari. Un numero elevato di individui che coincide con un anno record di nascite: dall’estate del 2011 ad oggi sono stati circa 80 i piccoli nati nell’ambito del progetto Emys, avviato appunto per la conservazione e la riproduzione della testuggine palustre originaria del territorio albenganese, specie che fino a qualche anno fa si reputava estinta a causa delle fortissime alterazioni del suo habitat naturale, subìte a partire dagli anni ‘60.

Il Progetto Emys nel 2001 è stato sottoscritto con un protocollo d’intesa tra diverse istituzioni: Provincia di Savona, Acquario di Genova, Comunità Montana Ingauna, Coordinamento Provinciale di Savona del Corpo Forestale dello Stato, DIP.TE.RIS dell’Università degli Studi di Genova, le Associazioni Pro Natura Genova e WWF Liguria. Partecipano i Comuni di Albenga, Garlenda e Villanova d’Albenga. Dal 2003 il Progetto viene anche sostenuto dalla Fondazione Acquario di Genova Onlus. Nel corso di questi anni uno dei risultati più significativi del progetto è stato, nel 2004, l’ascrizione della testuggine palustre della Piana di Albenga alla nuova sottospecie Emys orbicularis ingauna, unico vertebrato esclusivo della Liguria.

Così l’assessore provinciale Santiago Vacca: “E’ una specie da difendere, come tutto l’ambiente. Facciamo la nostra parte tra gli enti che nel 2000 hanno sottoscritto il progetto per tutelare questa specie. Qui ad Albenga, nel Sito di Interesse Comunitario, si tutela sia la specie sia l’ambiente territoriale”.

“L’accordo di programma concordato dalle numerose istituzioni fa anche cultura, con un anno eccezionale: le testuggini lascustri, 16 in questa occasione, verranno rilasciati. Il centro Emys fa anche educazione con i ragazzi. Difendere le specie del territorio significa difendere il luogo in cui viviamo” conclude l’assessore.

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