Cronaca

Truffe informatiche, “Estesa Limited” sotto la lente di ingrandimento: decine di vittime tra Albenga e Laigueglia

computer, internet

Albenga. Erano stati in molti, ad Albenga, Alassio e Laigueglia, ad essersi rivolti allo studio ingauno dell’avvocato Alessandro Chirivì per essere tutelati dall’ultima versione delle truffe on line arrivata nel ponente savonese.

Si tratta di quella messa in piedi da una misteriosa società con sede a a Mahé, nella Repubblica delle Seychelles, che, in qualità di gestore del sito web www.italia-programmi.net, richiedeva, tramite missiva, il pagamento della somma di 104,50 euro per aver usufruito del loro servizio di download di programmi. Peccato, però, che quasi tutti non ricordavano di aver visitato quel sito o di aver scaricato programmi da quell’indirizzo.

Ora, gli inquirenti avrebbero individuato il titolare della società in questione: si tratterebbe di un 64enne di nazionalità ungherese che verrà così iscritto nel registro degli indagati per truffa aggravata, consumata e tentata, quale mittente delle missive e responsabile del meccanismo mangia soldi.

Il sito indicato proponeva agli internauti il download gratuito di una serie di programmi, previa registrazione come utenti e indicazione dei propri dati personali, salvo poi comunicare successivamente che era stato attivato un servizio a pagamento e richiederne il saldo con l’invio di numerosissime email, minacciando addirittura azioni penali, peraltro non previste dal nostro ordinamento, in caso di mancato pagamento da effettuarsi a mezzo bonifico su un conto aperto a Cipro (si deduce dalla sigla dell’IBAN).

“Da una ricerca effettuata, ho potuto appurare che in Italia sono circa 30.000 le persone che hanno ricevuto l’illegittima richiesta di pagamento e molti, data la modesta entità della stessa, hanno preferito pagare per evitare problemi o comunque i costi di un’eventuale procedimento giudiziario – fa sapere l’avvocato Chirivì – Addirittura si sono viste recapitare la richiesta di pagamento alcune persone che non avevano nemmeno la connessione ad internet e che non avevano mai avuto accesso alla rete, circostanze che hanno portato all’apertura di un fascicolo per truffa da parte della Procura della Repubblica di Roma”.

Già nel mese di gennaio di quest’anno la Estesa Limited era stata sanzionata dall’Antitrust con una multa di un milione e mezzo di euro per pratiche commerciali scorrette relative agli anni precedenti ma all’interno di quel procedimento, nonchè negli altri procedimenti pendenti, la società non si è mai difesa.

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