Cronaca

Si è “spento” il rave a Pian dei Corsi, i partecipanti fanno le pulizie: 15 giorni fa le prove generali con un “addio al celibato”

Pian dei corsi. La cosa che stupiva più di tutti nel tardo pomeriggio di ieri era la “civiltà” che regnava dove fino a pochi minuti prima regnava l’anarchia. Una volta spenta la musica gli organizzatori della festa “abusiva” nell’ex base Nato si sono messi a disposizione degli agenti della Digos savonese che li ha identificati e, dopo aver avuto il nulla osta da parte del magistrato, ha permesso al gruppo (un sodalizio italo-francese) di smantellare i potenti impianti.

Quella del party abusivo era una macchina organizzativa non da poco: noleggiati in Italia il generatore e parte dell’impianto audio, mentre erano di proprietà francese le potenti casse e il tir adibito a cucina da campo e infermieria. Le prove generali del rave di questo weekend sono state fatte tra il 12 e 13 maggio quando un folto gruppo è venuto a testare la zona per un addio al celibato di un ragazzo francese: quella sera i partecipanti erano poco più di un centinaio e in pochi si accorsero della loro presenza. Passato il test i ragazzi hanno deciso di organizzare questo evento, molto più grande e che ha richiamato quasi un migliaio di persone.

A sentire i commenti, sia in italiano che in francese, dei giovani che ieri lasciavano Pian dei Corsi questo rave non sarà l’ultimo qui perchè la “location”, come viene definita, è a due ore dalla Francia, da Milano/Bergamo e ancora più vicina a Torino, zone dalle quali provengono la maggior parte dei fanatici di questo genere di feste.

Mentre gli uomini della Questura interrogavano e identificavano alcuni dei circa 100 ragazzi che erano ancora in zona intorno alle 18 di ieri pomeriggio, una decina di persona era intenta a raccogliere i rifiuti. Alcuni ragazzi francesi tentavano anche di fare la raccolta differenziata: “E’ un bel posto cerchiamo di lasciarlo più pulito possibile, l’unica cosa è che noi non riusciamo a portare via tutto e non sappiamo dove andare a gettare i rifiuti” spiegava uno di loro ad un agente.

Un immagine che stride con quello che si poteva vedere nello stesso posto alle 2 del pomeriggio quando il caos regnava sovrano, la musica spaccava le orecchie, i partecipanti al rave assumevano droghe di ogni genere mentre altri, seminudi, giacevano in stato comatoso ai bordi delle stradine del parco eolico.

In tantissimi hanno raggiunto il rave in treno prima e a piedi poi: ieri sera si potevano incontrare delle piccole carovane umane che diligentemente camminavano lungo la provinciale verso Calice (circa a 15 km di strada da Pian dei Corsi) e altri verso Carcare.

Le forze dell’ordine hanno deciso di tenere un profilo basso per non incorrere incidenti, impossibile intervenire di notte per spegnere la festa, tanto meno nella mattinata e nel pomeriggio di domenica quando circa 800 ragazzi popolavano l’area. Così Digos, Carabinieri, finanza, stradale e la municipale dei comuni della Pollupice hanno presidiato l’area dalla tarda serata di sabato a quella di domenica.

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