Cronaca

Savona, scolari terrorizzati dai gabbiani. Enpa: “Isterismi immotivati”

gabbiano

Savona. “I gabbiani non colpiscono le persone, neppure quando debbono difendere il nido”: è quanto hanno riferito ieri i volontari della Protezione Animali alle maestre delle scuole di Piazza delle Nazioni a Savona che – da quanto raccontano gli animalisti – allarmate da un tecnico comunale, avevano tenuto i bambini chiusi in aula per tutta la mattina.

“Il tecnico era salito sul tetto per controllare l’esecuzione dei lavori di installazione di pannelli solari e aveva chiamato i vigili del fuoco – raccontano i volontari – I pompieri avevano chiesto il nostro ausilio: alla fine abbiamo trovato sul tetto un nido con un innocuo piccolo. Già l’anno scorso qualcuno nella scuola era andato in tilt, pretendendo l’intervento di pompieri e vigili urbani, e, anche allora, avevamo trovato due piccoli indifesi e terrorizzati in fondo ad una scala. Pochi mesi prima un genitore aveva preteso di allontanare una colonia di simpatici gatti dal giardino della scuola, ottenendo addirittura un’ordinanza del sindaco”.

L’Enpa sta ora preparando un esposto alla Magistratura per procurato allarme a carico di ignoti da identificarsi. “E’ infatti ingiusto e dannoso disturbare per pericoli assolutamente inesistenti i vigili del fuoco – sostengono gli animalisti – Per insegnare ai bambini a convivere pacificamente con i gabbiani, l’associazione aveva proposto l’anno scorso di far tenere lezioni a zoologi esperti, che potessero spiegare i comportamenti dei volatili quando difendono il nido: basta infatti alzare le braccia, come insegnano i pescatori, per allontanarli ed interrompere i voli semplicemente minacciosi che fanno attorno all’intruso. Ma come spesso accade per le proposte concrete, nessuno aveva risposto; e così si lasciano gli adulti di domani succubi della caccia alle streghe, con il rischio di far loro venire un infarto quando un innocuo gabbiano vola loro vicino”.

“Da anni i gabbiani stanno colonizzando le città – dicono dall’Enpa – Ciò è principalmente dovuto alla pesca professionale e sportiva che stanno spopolando il mare e a quella sottraggono quindi il loro cibo, che vanno quindi a cercarsi in città e nelle discariche. L’associazione svolge un importante compito, raccogliendo i soggetti i caduti dai nidi sugli edifici, li accudisce e li fa crescere e poi li riporta nel loro ambiente originario, spiagge, scogliere e foci dei torrenti, lontano dalle case. Ha anche presentato un progetto di sterilizzazione che, approvato dal Comune di Savona, non ha però potuto ottenere l’indispensabile finanziamento regionale a causa del parere sfavorevole dell’Asl”.

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