Economia

Modifica legge Ruggeri, discussione in maggioranza: l’Idv con Quaini spinge per il sì

Stefano Quaini

Regione. “La rivisitazione della legge Ruggeri sulle strutture ricettive e le modifiche alle norme di classificazione degli alberghi sono fondamentali per la sopravvivenza di numerose imprese turistiche, oggi in grave difficoltà a causa della crisi”. Mentre la maggioranza in Regione discute sulla modifica dell’art 1., ecco l’intervento e la presa di posizione dell’Italia dei Valori, che con Stefano Quaini afferma: “Già nel febbraio del 2011, a seguito di un ordine del giorno approvato all’unanimità dal Consiglio Regionale, il presidente Burlando si era impegnato formalmente a presentare un’organica proposta di legge per la modifica della legge Ruggeri che prevedesse meccanismi di ampliamento per gli alberghi”.

“Il precipitare della crisi e le ulteriori pesanti penalizzazioni che le attività del settore hanno dovuto fronteggiare con i provvedimenti “Salva Italia” hanno reso ancora più stringente la necessità di tutelare e incentivare la vocazione turistica della Liguria, rispondendo alle pressanti richieste provenienti dagli albergatori di tutta la regione per rimodulare la destinazione d’uso delle loro strutture”.

“Emblematica la “Marcia degli albergatori” con più di 500 persone – spiega ancora il consigliere Quaini – che si è svolta a Savona che, oltre a richiedere l’abbassamento della pressione fiscale, ponevano l’attenzione sul problema della Legge Ruggeri”.

“Voglio ribadire che con la modifica di questa legge non si aggiunge un metro quadrato in più di cemento, ma al contrario si riqualificano strutture diventate ormai scheletri. Inoltre si attivano nuovi posti di lavoro e si rimettono in moto aziende che oggi fanno fatica a stare sul mercato e a trovare forme di finanziamento dagli istituti di credito”.

“Il nostro obbiettivo è la salvaguardia delle imprese, convinti come siamo che è necessario produrre ricchezza per poi poterla redistribuire, e per farlo occorre rifuggire da leggi ideologiche che poco hanno a che fare con la realtà o che, partendo da presupposti magari giusti, producono nel corso del tempo effetti contrari e indesiderati” conclude l’esponente dell’Idv.

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