Cronaca

Giro d’Italia e sicurezza, Silp-Cgil: “Maxi impegno della polizia stradale nonostante i tagli”

polizia stradale

Savona. Maxi-impegno degli uomini della polizia stradale in occasione della tappa savonese del 95° Giro d’Italia, cui però non corrisponderebbero le adeguate tutele occupazionali, tra importanti tagli al personale e conseguenti difficoltà nel garantire la sicurezza e l’incolumità pubbliche. A denunciarlo è Luigi Sanguinetti, segretario provinciale di Silp-Cgil, il sindacato italiano lavoratori di polizia.

“L’arrivo del 95° Giro d’Italia di ciclismo nella nostra provincia e nella città di Savona è sicuramente un evento di particolare rilevanza che ci riempie di soddisfazione per il nostro territorio come per tutta la collettività, ma che ci offre anche l’occasione di parlare degli operatori della polizia stradale che, in queste particolari occasioni, sono chiamati, per la loro specificità, ad un compito gratificante e particolarmente impegnativo – esordisce Sanguinetti – Nella circostanza intendiamo sottolineare l’attuale politica fallimentare che riguarda la sicurezza che, anche in provincia di Savona, sta conducendo ad una graduale riduzione di personale, di funzioni e di servizi della Polizia Stradale dimenticando la specificità e la poliedricità di un organismo la cui presenza sul territorio viene ricordata solo in particolari occasioni, come appunto questa del Giro D’Italia o durante gli esodi estivi”.

“Questa organizzazione sindacale si trova, infatti, nuovamente costretta a denunciare le condizioni in cui lavora il personale della sezione polizia stradale di Savona e dei reparti di Albenga, Finale Ligure e Carcare, condizioni di lavoro disagevoli in cui gli operatori della sono costretti a lavorare durante il proprio turno di servizio che va ben oltre il normale – continua Sanguinetti – Gli organici della Specialità della Polizia Stradale nella provincia di Savona risultano infatti ridotti di circa un 40% con 85 dipendenti in totale a fronte dei 119 previsti. Tutto questo comporta che, una sola pattuglia della Stradale si trovi costretta, da sola, a coprire itinerari giornalieri che comprendono il territorio di ben tre province diverse con percorrenze totali di oltre 100 Km”.

“Altro aspetto, le dotazioni in termini di mezzi: la quasi totalità delle auto in servizio hanno percorso oltre 150.000 Km con l’evidente preoccupazione, in termini di sicurezza, per il personale che svolge, ogni giorno, il proprio servizio in situazioni disagevoli dovute ai rischi concomitanti con: criminalità, traffico e in condizioni climatiche avverse e di ogni genere. Paradossalmente, in un contesto già particolarmente gravoso e disagevole, si fanno largo indiscrezioni con la proposta di chiusura di reparti che, da sempre, costituiscono un caposaldo non solo per i cittadini ma anche per altre forze dell’ordine che guardano alla Stradale come quel settore avente una specifica e qualificata competenza in materia di sicurezza e circolazione stradale”.

“In una stagione di ‘tagli senza precedenti’ come questa in cui si riducono le risorse relative allo straordinario dei poliziotti, in cui scarseggiano automezzi e tecnologie indispensabili per l’attività quotidiana e per la lotta al crimine, la chiusura di un qualsiasi presidio delle forze dell’ordine sia che si tratti di un ufficio distaccato come di una qualsiasi specialità (Postale, Squadra Nautica, Stradale o Polfer) è considerata, per la nostra organizzazione sindacale, un inaccettabile arretramento sul fronte della sicurezza” conclude Sanguinetti.

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