Politica

Bandiere blu e depuratore ingauno, Vaccarezza: “E’ il tempo di agire, non quello delle polemiche. Avanti col progetto”

vaccarezza

Savona. Le Bandiere Blu liguri con la conferma di acque e spiagge pulite (in totale 18 con la new entry di Sanremo, mentre 10 sono quelle savonesi) riempie d’orgoglio il presidente della Provincia di Savona, Angelo Vaccarezza, che torna su un tema molto dibattuto e strettamente collegato con l’ottenimento di questo prezioso riconoscimento, ossia quello della depurazione.

“Sul progetto del depuratore ingauno ho evitato di fare dichiarazioni polemiche per evitare di dare il via a inutili botta e risposta su un argomento serio” dice il numero uno di Palazzo Nervi indicato dagli avversari politici come uno dei responsabili della fase di impasse del piano in questione, insieme al sindaco ingauno Rosy Guarnieri.

“Nelle prossime ore incontrerò il presidente della Regione, Claudio Burlando, con il quale ho vari aspetti da chiarire, in particolare rispetto alla procedura – aggiunge Vaccarezza – Oggi si è arrivati ad un grande accordo sul territorio dopo le incomprensioni del passato. Siamo arrivati a capire che tutti volevamo la stessa cosa: alcuni problemi oggettivi legati al depuratore ingauno c’erano e ci sono, ma con la buona volontà sono superabili. Posso senz’altro affermare che nei prossimi mesi daremo già il via non solo alla gara ma ai lavori”.

“Questo è il risultato del lavoro fatto. Sul passato non torno ed è interesse di tutti non tornare: alcune scelte non le abbiamo condivise ma oggi dobbiamo pensare responsabilmente al domani senza fare polemiche sterili. I risultati, quando si lavora, si vedono e oggi le Bandiere Blu ne sono una conferma” prosegue Vaccarezza.

“La provincia di Savona si attesta su un grande risultato – osserva – Il Comune di Loano ha inoltre ottenuto la bandiera per il porto: se consideriamo che tre anni fa non c’era alcun vessillo, oggi ne sventolano ben cinque. E’ uno sprone per il futuro per vedere qualche bandiera in più nel comparto del ponente”.

“Il turismo mordi e fuggi diventa ancora più precario se le informazioni del meteo sono sbagliate. La stagione turistica parte nell’incognita della direttiva Bolkstein: nel breve, nei prossimi due anni, non ci saranno più investimenti demaniali ed un prodotto d’accoglienza scadenza. Oggi più che mai la politica deve creare condizioni per dare certezze agli investitori” conclude Vaccarezza.

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