Vado “affida” ai più giovani la memoria dell’Olocausto

campo di concentramento sterminio

Vado L. Contro gli orrori antichi la lotta si affida al futuro. I giovani un baluardo contro la vergogna dello sterminio, le nuove generazioni una speranza perché gli eccessi del passato non si ripetano: Vado Ligure con tre iniziative celebra la Giornata della Memoria rivolgendosi principalmente ai ragazzi e al mondo della scuola per mantenere vivo il ricordo e il dolore delle persecuzioni razziali con la testimonianza di vittime e protagonisti di quel periodo.

Due libri e un film come sintesi e pretesto per celebrare e commemorare le vittime del nazionalsocialismo, del fascismo, dell’Olocausto e in onore di coloro che, rischiando la propria vita, difesero i perseguitati. Al centro di tutto la volontà di non dimenticare e una chiamata che non è stata un semplice racconto dei fatti avvenuti, ma uno studio complesso, partecipato, con la realizzazione di libri e performance.

Oggi alle 14.30 la sezione vadese di Anpi presenterà il libro “Le cose che si dimenticano potrebbero ritornare” realizzato dalla scuola primaria di Sant’Ermete presso i locali della società di S.Ermete Diritti e Doveri. Venerdì 27 gennaio ore 17, a Villa Groppallo a cura del Circolo dei Lettori “Un libro in un ora” dedicato alla Shoah. Martedì 7 febbraio alle ore 16.30, sempre a Villa Groppallo, la proiezione del film “Monsieur Batignole” ambientato nella Parigi del 1942.

Durante questo periodo le terze classi delle scuole medie del comprensorio vadese, in collaborazione con la ludoteca, effettueranno laboratori didattici sul tema della deportazione, della Shoah, delle leggi razziali in Italia e dell’indifferenza al problema di quegli anni. In particolare i ragazzi analizzeranno il concetto di identità di persona e come questo sia stato sistematicamente annullato nei campi di concentramento ascoltando i racconti di Jeannette Majaksez, vittima e testimone diretta delle deportazioni.

La giornata della Memoria è tradizionalmente fissata per il 27 gennaio giorno in cui nel 1945, le truppe sovietiche arrivarono ad Auschwitz ed il mondo venne a conoscenza, tramite i racconti dei sopravvissuti, dell’orrore del genocidio nazista. Da 12 anni, in Italia, istituita per legge, questa giornata coinvolge anche le scuole, con eventi e commemorazioni, affinché le generazioni future possano conoscere la storia e scoprire come abbia avuto origine la “Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo” promulgata nel 1948 dalle Nazioni Unite e punto di riferimento per le tutte le leggi sul rispetto e la dignità delle persone.

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