Cronaca

Savona, accusato di aver “sequestrato” la ex con un amico: patteggiano in due

Tribunale

Savona. Il 3 settembre scorso due ventenni albanesi, Roland Maka e di Fatjion Tahiraj, erano finiti in manette (e poi subito scarcerati) con l’accusa di sequestro di persona in concorso e di lesioni personali (solo per il primo). Secondo l’accusa avevano infatti sequestrato a bordo di un’auto l’ex fidanzata di Maka, una ragazza russa di 22 anni, facendole vivere minuti di vero terrore. Questa mattina, per quell’episodio, i due albanesi, assistiti dagli avvocati Fabrizio Calamaro e Rocco Varaglioti, hanno patteggiato: Maka a otto mesi di reclusione, mentre Tahiraj a sei mesi di reclusione. Entrambi con la sospensione condizionale della pena.

Maka e Tahiraj, secondo quanto accertato dagli inquirenti, avrebbero avvicinato la ragazza in via Paleocapa nei pressi di una farmacia e qui l’avrebbero costretta, con minacce e con la forza, a salire a bordo dell’Audi di Maka. Sarebbe stato proprio l’amico dell’ex compagno a trattenerla sul sedile posteriore mentre l’Audi grigia percorreva ad elevata velocità diverse strade del centro. La giovane, sarebbe poi riuscita a liberarsi, approfittando di un rallentamento dovuto al traffico, nei pressi di via Servettaz: aveva aperto la portiera ed aveva cercato di uscire dall’abitacolo, ma le mani di Tahiraj la trattanevano. Due passanti, assistendo alla scena, erano intervenuti in suo soccorso e l’avevano fatta scendere dall’auto. Maka avrebbe anche colpito con schiaffi e pugni l’uomo che aiutava la sua ex per poi scappare insieme all’amico.

Era quindi intervenuta una volante della polizia, che aveva trovato la giovane russa accasciata sul marciapiede, in lacrime e in preda al panico, ma anche ferita, in quanto durante il viaggio forzato era stata strattonata (per lei 4 giorni di prognosi). Gli uomini della Questura avevano poi rintracciato, identificato ed arrestato i due giovani. All’origine dell’episodio, secondo gli investigatori, la reazione dell’ex fidanzato all’ennesimo litigio con la ragazza nel quadro di una relazione da tempo conflittuale. Secondo la tesi difensiva dei legali degli indagati ci sarebbe stata effettivamente una discussione molto accesa, ma l’ipotesi del sequestro era stata respinta con fermezza.

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