Politica

Sanità, “Albenga E'”: le soluzioni del Pd non soddisfano il territorio ingauno

tealdi albenga

Albenga. Il movimento civico “Albenga E’” esprime vivo apprezzamento le oltre 20.000 firme raccolte a sostegno della sanità ingauna e del ponente savonese.

“In merito agli interrogativi che il segretario del Pd Livio Di Tullio si è posto circa la sacrosanta necessità – e noi aggiungiamo il dovere – di capire la risposte da offrire alla popolazione che ha liberamente sottoscritto la petizione, ci permettiamo di sollecitarlo a considerare l’ineludibile chiave di lettura della risposta che la popolazione ingauna ha dato, con le sue 18.500 firme” si legge in una nota di Daniele Tealdi.

“Evidentemente le ragioni del disagio non possono che passare attraverso la dovuta considerazione di tale importantissima parte di territorio che con l’85% delle firme raccolte ha manifestato che le soluzioni prospettate dagli esponenti regionali del Pd non sembrano essere invero le soluzioni e le risposte né al dissenso espresso dalla gente né tantomeno ai problemi della sanità”.

“Infatti, ad Albenga, il successo della petizione è avvenuto esattamente in aperto e manifesto dissenso alla volontà della Regione di chiudere reparti e proseguire nel ricorso alla privatizzazione di specialità di sanità pubblica. Nonostante la manifesta disapprovazione avvenuta con 18.500 firme avverso, si è assistito invece alla riproposizione da parte dagli assessori e consiglieri regionali del Pd degli stessi ostinati proponimenti, gli stessi che generarono la protesta del comprensorio ingauno: soppressione di ortopedia e intenzione di “razionalizzare” a modo loro togliendo anche Chirurgia, confondendo “complessità” con “elezione”.

Anche considerando l’ovvia e inevitabile ammissione dell’opportunità di mantenere i quattro ospedali provinciali, la presunta “razionalizzazione-integrazione” proposta non rappresenta nessun proponimento di costruttiva risposta ne al disagio della popolazione che si vede sottratti dei reparti fondamentali per la vita di un ospedale e di un territorio ne al disagio dei conti pubblici regionali”.

“Abbiamo preso atto con enorme sollievo e soddisfazione della significativa presa di posizione del Collegio congiunto dei Direttori di Struttura Complessa degli ospedali Santa Corona e S.M. di Misericordia e del notevole documento da questi prodotto ed inviato nelle competenti sedi, che finalmente mette nero su bianco delle proposte razionali, condivisibili, logiche e scevre da qualunque strumentalizzazione in merito all’unica oggettiva soluzione del problema. Solo con una compiuta integrazione dei due plessi ospedalieri si possono al contempo ridurre gli sprechi e migliorare enormemente il servizio complessivo nei confronti della popolazione di tutto il ponente ligure. Non potendo naturalmente prescindere dal blocco immediato delle privatizzazioni già in atto e ulteriormente paventate al Santa Maria che hanno come unico risultato quello di privare di spazi moderni ed efficienti i reparti più obsoleti – e per questo dispendiosi e di difficile gestione – del Santa
Corona” conclude la nota.

Vuoi leggere IVG.it senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.