Cronaca

Pedofilia, blitz di Zanardi nel convento di Finalpia: “Qui si nasconde don Nello Giraudo. Struttura frequentata da minori”

Francesco Zanardi

Finale L. Blitz della rete “L’abuso” nel convento dei frati benedettini di Finalpia. Il portavoce dell’associazione anti-pedofilia, Francesco Zanardi, denuncia la presenza nella struttura di don Nello Giraudo, indagato per abusi su minori, e invita la diocesi Savona – Noli, che proprio poche settimane fa ha presentato una serie di iniziative volte a combattere questo odioso reato, ad allontanare l’uomo da un convento che, il mercoledì, sarebbe anche frequentato dai bimbi del catechismo.

“‘Percorsi per prevenire la pedofilia’: questo è il titolo che hanno scelto il vescovo di Savona Vittorio Lupi e il pro-vicario Antonio Ferri per le iniziative antipedofilia che la diocesi, con la consulenza del consiglio pastorale, hanno attuato – dice sarcasticamente Zanardi – Un titolo rassicurante, ma sarà proprio così? Nei giorni scorsi alcune voci curiose, hanno attirato l’attenzione della nostra associazione sul convento dei frati Benedettini di Finalpia, dove ricordiamo è stato nascosto per diversi anni il sacerdote pachistano accusato di pedofilia Josef Dominic, morto in circostanze descritte in maniera veramente contrastante dalle dichiarazioni dei Benedettini, quelle dei fedeli che quella mattina andarono a messa e quelle dell’ospedale”.

“Ad attirare l’attenzione sono state le raccomandazioni fatte a persone che per vari motivi frequentano il convento, il quale ospita, oltre al miele, le candele e tutti i prodotti derivati all’allevamento delle api, anche Nello Giraudo, indagato per pedofilia – continua Zanardi – Essendo stato riconosciuto da alcuni frequentatori del convento, viene loro raccomandato il massimo silenzio, qualcuno dichiara addirittura che ‘è agli arresti domiciliari e non si deve sapere’. La ormai storica omertà del clero e la recidività nel nascondere casi simili attira la nostra attenzione e ci rechiamo sul posto per vedere meglio il reale stato della situazione. Appostato con l’auto in un parcheggio attendo un poco e verifico il fatto che Giraudo frequenta il convento, dove si dice che faccia il cuoco”.

“Faccio un giro e verifico la segnalazione che mi è pervenuta in precedenza, la quale lamentava il fatto che proprio adiacente al convento ci sia una scuola elementare, oltre al dato che nei giorni di mercoledì, ad esempio, più di 100 bambini frequentano il catechismo. Il convento non è quindi il posto ideale per nascondere, con la scusa degli arresti domiciliari, un personaggio come Giraudo. Tenendo conto del fatto che i genitori dei bambini non sanno del pericolo, decidiamo di informarli noi. Ieri il sottoscritto, accompagnato dal professor Roberto Nicolick, si reca presso il convento semplicemente per raccomandare ai genitori di non perdere di vista i loro figli poichè il convento non è il luogo ideale per dei bambini e che la prevenzione è fondamentale. La reazione dei genitori è stata positiva nell’ accogliere la segnalazione, ringraziando per essa, mentre non è stata delle migliori nei confronti dei benedettini”.

“Possiamo dire che ‘i percorsi per prevenire la pedofilia’ attuati dalla diocesi lascino un po’ a desiderare, ponendo l’interrogativo sulla coscienza dei responsabili i quali, malgrado sappiano perfettamente quale sia la natura del Giraudo, gli permettano stare in luoghi frequentati da minori – sottolinea il portavoce della rete “L’abuso” – Non posso dire che sia un’iniziativa lodevole. Speriamo quindi che, dopo le lamentele dei genitori che sono stati informati, vengano presi provvedimenti un pò più seri e soprattutto più sicuri, non solo nel caso di Giraudo”.

“Le denunce fatte al vescovo Lupi, confermate dalle vittime, segnalano anche la presenza di altri sacerdoti abusatori nella diocesi, prescritti dalla legge laica e quindi non perseguibili, ma che siano perseguibili o meno dalla legge non coincide con il fatto che un pedofilo non guarisce: la pedofilia è un disturbo della personalità a carattere recidivante. Invitiamo caldamente monsignor Vittorio Lupi e monsignor Antonio Ferri a prendere almeno delle precauzioni a tutela dei bambini, nei confronti di queste persone e di evitare di tenere nel clero personaggi dei quali si sostiene (senza aver mai fornito prova) che siano stati ridotti allo stato laicale”.

“Nella mattinata avevamo preventivamente avvisato il comando di Polizia Municipale di Finale Ligure, oggi la segnalazione sarà inviata anche al sindaco e all’assessore alla Pubblica Istruzione del comune di Finale Ligure. Ricordiamo che qualche mese fa la segnalazione era già stata fatta al Vescovo di Savona e al Priore del convento, purtroppo senza alcun esito”, è la conclusione amara di Zanardi.

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