Cronaca

Incendio Vado Ligure: Canadair in azione, sfollati attendono di tornare a casa

Vado Ligure. Di risveglio non si può parlare, perché in pochi hanno chiuso occhio: è ancora angosciata la mattina dopo una notte di fuoco, a Vado Ligure. Per fortuna, però, il vento ha smorzato le sue raffiche e dalle 7,30 è in azione sulle colline di Segno un Canadair giunto da Genova, che sarà affiancato da altri due mezzi aerei da Roma.

Dopo dodici ore di paure e decine di focolai che, allargando la cintura del rogo, hanno letteralmente assediato il borgo, le luci del giorno hanno aperto la strada ad azioni più mirate di spegnimento e bonifica da terra, insieme all’atteso lancio di getti d’acqua dall’alto.

E’ stata una vigilia di Natale all’insegna dello sgomento nella frazione vadese. Quella che doveva essere la notte dei regali e del Presepe Vivevente si è tramutata in ore interminabili di ansia, di disagio, di sgombero. Centinaia di unità operative tra vigili del fuoco, protezione civile, volontari AIB, Croce Rossa e forze dell’ordine sono state dispiegate su tutti i settori del territorio comunale sul versante montuoso. In via Piave è stato organizzato il campo base.

Oltre 150 persone sono state evacuate: in parte hanno lasciato autonomamente le abitazioni, moltissime delle quali lambite dalle fiamme, in altra parte sono state condotte nei centri di accoglienza allestiti nelle società di Sant’Ermete e della Valle di Vado.

Un deposito di legna in località Batteria ospitata è andato distrutto, compresa l’attrezzatura, per un danno di almeno 50 mila euro. Due automobili (una delle quali di un volontario della protezione civile) sono finite carbonizzate. Un palo dell’elettricità è crollato. Si è temuto anche per i tralicci della corrente, nel frattempo interrotta per esigenze di cautela.

Incalcolabile, almeno per ora, il danno al patrimonio boschivo, comunque di centinaia di ettari. Il vento forte notturno, con punte di 10 nodi, ha alimentato il fronte del fuoco, che ha trovato terreno fertile nel sottobosco. Fasce e orti si sono trasformati in landa desolata.

Per fortuna non si sono registrati danni alle abitazioni e agli edifici, nonostante le fiamme si siano avvicinate pericolosamente su diversi lati dei nuclei abitativi. A notte inoltrata il fronte del fuoco è stato sospinto dalle raffiche verso Ponte dell’Isola, mentre a monte in parte ha scollinato verso Quiliano e Altare attraverso le Rocche Bianche.

“Dopo un primo incendio nel pomeriggio domato nel giro di due ore, si pensava che fosse tutto sotto controllo, invece verso sera si sono moltiplicati una serie di incendi in posti diversi – spiega il sindaco Attilio Caviglia – Sono state colpite duramente Segno e Sant’Ermete. Prefettura e comando dei vigili del fuoco hanno mobilitato i Canadair, che sono giunti all’alba. C’è stata subito tanta solidarietà, in questi momenti drammatici e difficili, a partire dalle società di Sant’Ermete e della Valle, ma anche dal Vado Basket. Numerosi i pompieri intervenuti, anche da fuori regione, insieme alle forze dell’ordine e i volontari. Il danno è spaventoso: tireremo le somme alla luce del giorno”.

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