Vado Ligure. Prosegue l’inferno di fuoco cominciato nella notte di Natale a Vado Ligure. Dopo un primo momento di calma, ieri, i focolai si sono nuovamente moltiplicati, incoraggiati dal vento. Se nella zona di Segno, infatti, la situazione è sotto controllo, l’allarme è salito vertiginosamente verso il territorio quilianese.
La linea del fuoco ha superato la cresta collinare proseguendo la marcia. Le fiamme minacciano nuovamente le abitazioni, questa volta in particolare a San Genesio, in via Mulini. La discarica del Boscaccio ha sospeso tutte le operazioni.
Centinaia gli operatori di vigili del fuoco, protezione civile, AIB, Croce Rossa, guardia forestale e forze dell’ordine impegnati nelle laboriose opere di spegnimento. Già ieri permanevano due filoni del rogo, che stamane sono aumentati in almeno cinque focolai.
L’autostrada A10 è stata chiusa per motivi precauzionali tra Vado e Spotorno, parzialmente invasa dalla fuliggine; è stata poi riaperta nel corso della mattinata. Dall’alto i getti d’acqua sono effettuati da quattro Canadair e tre elicotteri.
Come ieri, per consentire il sorvolo dell’area montuosa, sarà staccata per ore l’energia elettrica. Oltre 200 sinora le persone sfollate, ospitate presso parenti e amici o le società di Sant’Ermete e della Valle.
Se la notte della vigilia si è trasformata in un incubo per l’abitato di Segno, le ultime ore sono diventate drammatiche a Sant’Ermete e nella Valle. In pieno buio le fiamme si sono levate altissime nella zona del Cippo dei Caduti e anche nell’area della Carpineta, man mano divorando una larghissima fetta di bosco e arrivando a lambire la zona di Ne-vaè. Tutta la boscaglia alle spalle della chiesa è andata preda del fuoco incessante. Con le luci dell’alba le fiamme hanno piegato verso San Genesio.