Cronaca

Furto di assegno a Don Rebagliati, patteggia il 44enne che poi ha denunciato il sacerdote

Savona Tribunale

Savona. Era stato denunciato da Don Carlo Rebagliati, l’ex economo della Diocesi e parroco di Noli, del furto di un assegno. Questa mattina, per quell’episodio, in tribunale, un quarantaquattreenne ha patteggiato quattro mesi di reclusione e 400 euro di multa. Dietro alla storia di questo processo per furto però c’è di più: l’imputato è infatti la stessa persona che aveva a sua volta denunciato il sacerdote accusandolo di aver avuto con lui incontri sessuali in cambio di favori.

Don Rebagliati ha sempre sostenuto che quella denuncia fosse stata una vendetta per aver denunciato il quarantaquattreenne, che frequentava la sua parrocchia, del furto dell’assegno. La vicenda dell’assegno risale all’agosto del 2010 quando dall’abitazione del sacerdote era sparito l’assegno in bianco strappato insieme con la matrice da un blocchetto. Secondo quanto ricostruito il parrocchiano si era poi presentato in banca dove aveva cercato di portare all’incasso il titolo di credito, dopo averci scritto l’importo (quindicimila euro) e apposto la firma falsa del sacerdote. Il tentativo era però fallito. A quel punto il quarantaquattreenne ci aveva riprovato cercando di utilizzare l’assegno per comprare una macchina in una concessionaria del Finalese. In quell’occasione però ad aspettarlo c’erano i carabinieri. Dopo quell’episodio Don Rebagliati aveva chiuso ogni rapporto con l’uomo. Dopo quel fatto, a distanza comunque di quasi un anno, il quarantaquattreenne aveva raccontato ai magistrati la storia dei lavori concessi in cambio di favori sessuali, sulla quale la Procura di Savona ha aperto un’inchiesta.

Insieme al parrocchiano a giudizio era finito anche un savonese di 49 anni, che, secondo l’accusa, aveva poi ricettato l’assegno rubato. La sua posizione è stata però stralciata da questo procedimento per un errore di notifica.

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