Politica

Carcere Savona, Martinelli (Sappe): “Interesse del Comune, speriamo sia la volta buona”

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Savona. “Apprendiamo che la Terza Commissione Consiliare permanente del Comune di Savona ha comunicato di avere l’intenzione di studiare nuove strategie di intervento per risolvere le criticità penitenziarie, segnatamente quelle del carcere. Meglio tardi che mai”: a dirlo sono Donato Capece e Roberto Martinelli, rispettivamente segretario generale e segretario generale aggiunto del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria, Sappe.

“L’attuale carcere di Sant’Agostino è contro il dettato costituzionale della rieducazione del detenuto, autorevolmente denunciato in più occasioni dal Capo dello Stato – spiegano – Togliere la libertà a chi commette reati non vuol dire togliere loro anche la dignità: e quando abbiamo celle senza finestre, come a Savona, non c’è alcun ulteriore commento da fare. Questa grave situazione carceraria espone gli agenti di Polizia penitenziaria a condizioni di lavoro gravose e a rischio. Costruito per ospitare 36 posti letto, il Sant’Agostino ospita in media 70/80 detenuti (erano 83 il 30 novembre scorso, più del doppio della capienza regolamentare) controllati da Agenti di Polizia Penitenziaria carenti in organico di 15 unità”.

“Tutti dicono che serve un carcere nuovo a Savona, da ultimo lo disse nella sua visita ferragostana l’ex Sottosegretario alla Giustizia Caliendo che espressamente parlò di ‘una delle piaghe che il Governo dovrà risolvere’ ma che non fece seguire alla denuncia nulla di concreto. Oggi sembra che se ne accorgono anche in Comune a Savona. Meno male ed alla buon’ora, vien da dire dopo che noi da vent’anni ci battiamo in prima linea per denunciare l’indecente situazione penitenziaria savonese. Ci auguriamo allora che si coinvolga anche il primo sindacato della Polizia Penitenziaria, il Sappe, in un prossimo gruppo di lavoro idoneo a mettere in campo iniziative concrete sulla questione”, dicono ancora i due addetti ai lavori.

“Auspichiamo che l’amministrazione penitenziaria inizi ad assegnare al carcere di Savona un direttore titolare, visto che a tutt’oggi non c’è e la conduzione amministrativa è affidata di volta in volta a dirigenti diversi: l’attuale direttore è infatti in servizio anche ad Imperia. In Italia abbiamo 600 dirigenti per 200 carceri: possibile non si sia in grado di nominare uno titolare a Savona?. E ricordiamo ancora una volta le ampie convergenze politiche emerse al convegno che il Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria SAPPE tenne lo scorso 8 ottobre 2010 a Cairo Montenotte per un nuovo carcere alternativo al disastroso penitenziario savonese. Come SAPPE, lanciammo la proposta di realizzare un nuovo carcere nella Valbormida, in tempi estremamente brevi, con costi contenuti ed avvalendosi di manodopera locale. Ci fu pure la condivisione degli amministratori locali ed il sindaco di Cairo incontrò a Roma il Commissario straordinario per le carceri Franco Ionta. Ma poi non si è saputo più nulla”.

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