Cronaca

Aggressione ad assistente sociale cairese: i legali di Formica chiedono il rito abbreviato

Cairo M. I suoi difensori hanno chiesto che venga giudicato con il rito abbreviato e l’udienza preliminare è stata quindi rinviata. Il procedimento a carico di Josè Francisco Galvis Formica, il cinquantenne italo-colombiano che il 21 febbraio scorso è entrato nella sede dei Servizi Sociali di Cairo Montenotte e ha aggredito una dipendente dell’ufficio ferendola gravemente, riprenderà quindi il prossimo 26 gennaio davanti al giudice Donatella Aschero. Questa mattina oltre alla richiesta avanzata dai legali di Formica, gli avvocati Paolo Gianatti e Corrado Bandini, è stata presentata la costituzione di parte civile della vittime dell’aggressione, rappresentata dall’avvocato Paolo Nolasco.

La richiesta di rinvio a giudizio per Formica era arrivata dopo la discussione dell’incidente probatorio, che aveva chiarito che l’uomo quel giorno era capace di intendere e di volere ed aveva colpito la donna con una condotta “di astratta idoneità omicidiaria”. Tentato omicidio aggravato dalla premeditazione e dai futili motivi è l’accusa formulata dal pm.

Della perizia sull’imputato si erano occupati i periti del Tribunale (i dottori Fulvio Borghini e Gianluigi Rocco) ed era stata discussa davanti al gip del tribunale di Savona Fiorenza Giorgi. Secondo gli esiti delle relazioni peritali quindi Formica è pienamente imputabile in quanto capace di intendere e volere (ora ed al momento in cui si presentò nell’ufficio cairese) e l’accusa di tentato omicidio aveva ragione di sussistere viste le lesioni riportate dalla vittima, l’assistente sociale Veronica Meinero.

Nell’ambito dell’incidente probatorio non era stato esaminato solo lo stato di salute mentale dell’indagato, ma (su richiesta del sostituto procuratore) era stata svolta anche una perizia sulle lesioni riportate dalla vittima: questo per verificare se l’aggressore avesse mirato ad organi vitali oppure no.

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