Cronaca

Tribunale: lunedì via allo sciopero dei giudici di pace, ma a Savona le udienze non sembrano a rischio

Savona Tribunale

Savona. Da lunedì mattina scatta lo sciopero nazionale dei Giudici di Pace che si protrarrà fino al 2 dicembre. Un’astensione che però potrebbe “graziare” il tribunale di Savona visto che, la scorsa settimana, il responsabile dell’ufficio savonese aveva manifestato l’intenzione di non aderire alla protesta (pur condividendone le motivazioni) per rispetto dei cittadini.

I motivi della proclamazione dello sciopero sono state spiegati dall’Unione Nazionale dei Giudici di Pace: “Senza la normalizzazione e la legalizzazione della condizione della magistratura di pace, con 700 giudici di pace già in scadenza definitiva del mandato il 31 dicembre prossimo, ed i restanti 1600 giudici di pace in scadenza nei successivi 2 anni, si arriverà nei prossimi mesi alla completa paralisi degli uffici ed all’impossibilità di garantire l’assolvimento dei loro compiti istituzionali, con particolare riferimento alla inesigibilità delle espulsioni ed alla improcedibilità dei reati di immigrazione clandestina con gravissime ripercussioni sull’ordine pubblico per l’intero Paese e sulla sicurezza dei cittadini”.

L’astensione farà riferimento a tutte le attività dei giudici di pace (udienze civili e penali, decreti ingiuntivi, fissazioni udienze per sanzioni amministrative e tutti i provvedimenti riguardanti gli immigrati clandestini).

Dall’Unione Nazionale dei Giudici di Pace è stato anche precisato che “lo sciopero viene indetto in presenza di una crisi politica in quanto la magistratura di pace chiede un intervento di necessità ed urgenza, costituzionalmente compatibile con l’attività di qualsiasi Governo, come anche precisato dal presidente della Repubblica Napolitano”.

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