Economia

Tirreno Power, settimane calde per la firma della convenzione

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Vado L. Settimane decisive per il progetto di ampliamento di Tirreno Power. Dopo la delibera regionale sul nuovo assetto dei gruppi per la centrale vadese i tecnici della Regione Liguria sono al lavoro per capire se per lo start up dei lavori sarà davvero necessaria la firma dei sindaci alla convenzione-quadro prevista dall’iter progettuale, la cui firma è prevista per la fine del mese di ottobre. Per comitati e associazioni ambientaliste senza l’ok di Vado e Quiliano il progetto non può partire, ma i cavilli giuridici non sono del tutto sciolti e ora si dovrà arrivare ad una conclusione che l’azienda attende da tempo.

Intanto per lunedì è in programma una audizione da parte dei medici in commissione sanità relativa all’impatto sulla salute dei cittadini per l’ampliamento del sito vadese. Tirreno Power, dal canto suo, ha fatto trapelare che l’indagine epidemiologica richiesta sarà pronta per la metà di ottobre. Nello stesso periodo sono in programma due incontri pubblici organizzati dalla Regione, uno con i sindaci e l’altro con la cittadinanza, per illustrare i vantaggi ambientali per il territorio grazie al progetto di ampliamento, in primis sul controllo e monitoraggio delle emissioni, ma non solo.

L’accordo definito in Conferenza di Servizi presso il Ministero dello Sviluppo Economico prevede l’autorizzazione per un nuovo gruppo da 460 MW e il rifacimento integrale di uno dei due già esistenti da 330MW dopo sei anni ovvero al momento dell’entrata in esercizio del nuovo gruppo. Il secondo gruppo oggi esistente da 330 MW sarà smantellato tra 9 anni. L’autorizzazione alla sostituzione di quest’ultimo con un nuovo gruppo sempre da 330 MW sarà subordinata alla valutazione dei risultati conseguiti.

Tra gli impegni prescritti e che attendono l’azienda anche l’adozione dell’autorizzazione integrata ambientale A.I.A. per i due gruppi esistenti (VL3 e VL4), la copertura del parco carbone, la realizzazione di una nuova e moderna rete di rilevazione gestita da Arpal e, appunto, l’istituzione di un Osservatorio permanente su base regionale per il monitoraggio ambientale ed epidemiologico guidato dal Ministero della Salute e dalla Regione Liguria.

TP dovrà inoltre accordare una serie di compensazioni ai Comuni che subiscono l’impatto dell’attività industriale: riduzione dei consumi energetici nei Comuni di Vado e Quiliano e limitrofi per compensare l’aumento di CO2; realizzazioni di progetti di energia rinnovabile e fotovoltaico per gli edifici pubblici di Vado e Quiliano.

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