Economia

Provincia, Ato: verifiche sugli adeguamenti tariffari dei comuni, entro il 2012 i lavori per il depuratore ingauno

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Provincia. L’assessore provinciale Paolo Marson ha dato mandato agli uffici di Palazzo Nervi di verificare l’adozione da parte dei comuni del savonese delle relative delibere sugli aumenti tariffari stabiliti in sede di Ato. Un passaggio fondamentale affinchè il progetto del nuovo depuratore ingauno abbia la sostenibilità economica di realizzazione e gestione.

Una volta completata la documetazione sull’adeguamento tariffario, con i dati suddivisi nei vari sub-ambiti locali ed il via libera definitivo al piano provinciale dell’Ato, Palazzo Nervi dovrà deliberare in merito alle sorti della Depuratore ingauno srl, attualmente in liquidazione, che tornerà ad essere operativa con un nuovo statuto ed nuovo Cda, con nuovi soci: altra delibera dell’ente provinciale sarà infatti il passaggio delle proprie quote al Comune di Alassio, i due uffici sono già in contatto per la pratica.

Infine lo step più complesso, anche alla luce delle richieste del bacino ingauno sulla sostenibilità ambientale per il territorio albenganese relativamente al nuovo impianto, ovvero il progetto. La linea è di riprendere in mano la gara d’appalto vinta dalla spagnola Acciona e procedere con le modifiche tecniche da apportare a quello che sarà la progettazione esecutiva dell’opera. Tutte fasi che dovrebbero terminare al massimo con gli inizi del nuovo anno, con l’obiettivo di far partire i lavori entro il 2012, ed evitare quindi la sanzione comunitaria per la scadenza del 2015.

All’esame del Consiglio provinciale di oggi pomeriggio, in corso a Palazzo Nervi, verrà presentata una interrogazione promossa dal gruppo consiliare del Pd proprio sulle polemiche sollevate da alcuni comuni sulla modulazione degli aumenti tariffari, aprendo una discussione che si prevede animata e ricca di schermaglie tra maggioranza e minoranza.

La tariffa approvata dall’Ato che raccoglie i 69 Comuni savonesi è di 1,38 a metro cubo (suddivisi in 0,63 per gestione acquedotto, 0,12 per rete fognaria e 0,63 per depurazione), in più rimane la tariffa fissa, che non dovrebbe superare i 64 euro e dovrà essere modulata per prime e seconde case.

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