Cronaca

Morte del pompiere Ermano Fossati: indagine chiusa, pm chiede rinvio a giudizio per automobilista

Orco Feglino. Si è chiusa l’inchiesta sulla tragica morte del vigile del fuoco Ermano Fossati, che lo scorso fine dicembre perse la vita sul Colle del Melogno schiacciato dalla camionetta guidata da un collega, slittata a causa della lastra di ghiaccio sull’asfalto. Il pubblico ministero Giovanni Battista Ferro, sulla scorta delle analisi peritali e delle testimonianze raccolte, ha chiesto l’archiviazione per il conducente del mezzo dei pompieri che investì il caposquadra e per il responsabile del comando savonese che aveva competenza sul parco mezzi.

La posizione del terzo iscritto sul registro degli indagati, ossia il conducente della Fiat Panda che chiamò i soccorsi dopo essere rimasto in panne con l’auto in un tratto vietato alla circolazione, resta interna al quadro accusatorio. Il pm Ferro ha chiesto per l’uomo il rinvio a giudizio per omicidio colposo: con la sua condotta, infatti, avrebbe innescato l’incidente fatale che non sarebbe mai avvenuto se lo stesso automobilista non si fosse inoltrato su una stradata vietata e chiusa nel periodo invernale. Resta comunque ferma la certezza sulle particolari condizioni atmosferiche del giorno dell’incidente, con la presenza di una lastra ghiacciata in discesa che rendeva difficile il controllo di qualsiasi mezzo.

Ermano Fossati, 52 anni, era molto noto nel comprensorio finalese non solo per il suo servizio come pompiere, ma anche per il dinamismo nelle attività di Orco Feglino, suo paese di residenza. Era stato nominato nel ruolo dei vigili del fuoco il 22 marzo 1984 ed assegnato al comando provinciale di Imperia. Il primo gennaio 1995 aveva assunto la qualifica di capo squadra e dal primo agosto 1996 era stato assegnato al comando provinciale di Savona. Il primo gennaio 2006 aveva assunto la qualifica di capo squadra esperto. Quattro mesi dopo il fatale incidente sarebbe andato in pensione per raggiunti limiti di servizio.

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