Cronaca

Esposto contro il traffico pesante e i “pazzi” della Sp 29, l’assessore Mattea: “Sopralluogo il 10 ottobre”

Savona. “Pazzi per Cadibona” è il nome di un gruppo che su Facebook riunisce gli amanti della velocità su due ruote e di un preciso tratto di strada provinciale, il genere di motociclisti sfuggevoli e incontrollati che proprio gli abitanti di Lavagnola e Cadibona denunciano in un esposto arrivato sul tavolo delle istituzioni e all’attenzione della Procura. “Una questione da tempo irrisolta – scrivono gli autori dell’esposto – è il transito di motocicli ad elevata velocità, a volte addirittura impegnati in vere e proprie competizioni illegali, in special modo durante i fine settimana, quando a causa di manovre imprudenti creano situazioni di pericolo con incidenti che però difficilmente vengono portati a conoscenza delle autorità competenti, per ovvi motivi di opportunità di chi li causa”.

“Oltrettutto – proseguono – questi motocicli vengono modificati nelle loro caratteristiche, montando scarichi da competizione con rumorosità elevate che, anche quando i motori girano a bassi regimi, provocano notevole inquinamento acustico e disturbo della quiete”. Ma la protesta è anche e nuovamente incentrata sulla convivenza con i camion: un transito quotidiano di circa 120 autoarticolati, più autocarri di svariate dimensioni, a volte ad alta velocità con il rischio di incidenti, come quello di dieci giorni fa del camion schiantatosi contro il muro di una casa in zona Montemoro. Ma si possono citare tra gli ultimi episodi l’impatto di una moto contro uno scuolabus, sempre in frazione Montemoro, diverse auto fuori strada a Maschio, all’altezza del bivio per la stazione ferroviaria in direzione Savona, e un’auto contro un cancello in direzione Cadibona.

“Mi è arrivata una segnalazione da parte di alcuni cittadini che risiedono lungo la Provinciale 29 che denunciano le scarse condizioni di sicurezza, su quel tratto di strada già interessato da numerosi incidenti come quello che ha visto un camion finire dritto contro un’abitazione – ricorda anche l’assessore provinciale Carla Mattea – Il problema è legato al passaggio dei Tir che trasportano carbone. I cittadini lamentano la mancanza di piazzole di sosta e di camminamenti pedonali, sottolineando che le loro case si affacciano tutte sulla Provinciale e dunque sono esposte a rischi”.

“Sottolineiamo – dicono i cittadini della zona – che ad un mese dall’incidente del camion non è ancora stato ripristinato il guardrail, pertanto la curva resta tutt’ora senza alcuna protezione verso il caseggiato già danneggiato”. “Abbiamo fatto in questi anni più e più volte segnalazioni ed esposti ai vigili e alla polizia stradale – aggiungono i residenti – ottenendo in cambio solo un temporaneo aumento della vigilanza, ma purtroppo questo non basta, visto che la presenza dell’eventuale posto di rilevamento viene subito segnalata e produce un rallentamento dei veicoli solo in quella zona, inoltre, per ulteriore beffa, i soli punti dove è possibile posizionare una pattuglia sono al di fuori delle zone dove sono presenti le abitazioni”.

“Nella riunione del 22 settembre scorso insieme anche al comandante della polizia provinciale si è deciso di fare una verifica sulle autorizzazioni e su quali siano le prescrizioni che vengono imposte ai mezzi d’opera. Poi si è optato per una serie di controlli in loco da parte della polizia municipale e la consegna di una relazione sul tema. Il 10 ottobre, quindi, effettueremo un sopralluogo nei luoghi a rischio” annuncia l’assessore Mattea.

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