Vado Ligure. E’ ancora un progetto nella sua fase embrionale e gli avvocati del Comune stanno valutando diverse ipotesi così come l’iter necessario. La conferma arriva dal sindaco di Vado Ligure Attilio Caviglia, per il quale la vicenda Drocchi non è certo passata inosservata e vuole così adottare una formula che possa salvaguardare il patrimonio sportivo vadese e le stesse società che da anni operano nel territorio. Una sorta di fondazione nella quale il Comune vadese avrebbe un ruolo centrale nella gestione dei fondi e delle risorse generate dall’indotto sportivo, con un controllo sullo status economico-finanziario. Il sindaco lo aveva già in parte accennato nel corso dell’ultimo Consiglio comunale e ora la strada è stata tracciata.
“Atto di partecipazione” è il termine giuridico con il quale l’amministrazione spera di trovare una soluzione alla crisi provocata dal crac del Riviera Basket Vado. Sei mesi per completare il passaggio, secondo i tempi prospettati dai legali. Per il Comune resta fondamentale poter dividere i bilanci dei settori giovanili da quelli delle prime squadre. Nessun commento diretto, invece, alla proposta e relativa campagna di azionariato popolare lanciata in questi giorni. Intanto, il primo cittadino vadese e la dirigenza del Riviera Basket torneranno ad incontrarsi all’inizio della settimana prossima, lunedì o martedì. Lo stesso Caviglia non ha affatto escluso che nella fondazione possa far parte la stessa prima squadra di basket. Rimane l’incombente scadenza del 30 giugno, per l’iscrizione ai prossimi campionati.