Economia

Spiagge, Schiappapietra (Assobagni Marini): “Nessuno investe se ha una scadenza a due anni”

Savona. “Siamo come lo yogurt, abbiamo una scadenza”. L’immagine che usa Enrico Schiappapietra, presidente provinciale dell’Assobagni Marini di Savona, si riferisce alle concessioni demaniali marittime. La Camera dei Deputati ha modificato il contenuto del Decreto Sviluppo, stralciando il diritto di superficie, e le associazioni di settore hanno ripreso a battagliare.

“Novant’anni sono troppi, due sono troppo pochi – commenta Schiappapietra – Scadiamo nel 2015 e non si può chiedere ad un’impresa di fare investimenti e qualità quando ha solo due anni davanti. Vorremmo solo avere un termine giusto per fare il nostro mestiere correttamente. Troviamo il giusto equilibrio, pagando il giusto affitto”.

Anche l’idea di creare il consorzio Obiettivo Spiagge soggiace all’incertezza. “E’ un consorzio che spera di annoverare 500 stabilimenti balneari della provincia di Savona e ambisce a diventare il più grande della Liguria – spiega il presidente dell’Assobagni Marini – Ovviamente anche in questo caso la problematica è il rinnovo delle concessioni demaniali perché nessuno guarda al futuro se ha solo due anni di attività. Non è vero che gli imprenditori non hanno fatto investimenti, anzi basta vedere il litorale per rendersi conto degli ammodernamenti negli stabilimenti realizzati negli ultimi anni. C’è chi ha fatto mutui ventennali ed ora si trova davanti ad una scadenza”.

Lo stato della spiaggia savonese? “Quest’inverno l’Autorità Portuale ha realizzato tre pennelli sommersi nel litorale delle Fornaci per cercare di implementare il materiale sabbioso che si deposita sulla spiaggia – ricorda Schiappapietra – Abbiamo fatto un piccolo intervento di maquillage, con sistemazione delle pietre sul primo pennello. Aspettiamo la fine dell’estate per vedere ed eventualmente coordinare gli interventi per il prossimo inverno. La soluzione migliore resta sempre il ripascimento, con l’apporto di materiale nuovo che aumenta la spiaggia. Abbiamo fatto i moletti, ne faremo la manutenzione”.

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