Politica

Referendum: ecco la posizione di Nuova Destra Savonese e Forza Nuova

ghione

Savona. Nuova Destra Savonese e Forza Nuova sono tornati ad incontrarsi all’Hotel Riviera Suisse per affrontare il tema dei prossimi referendum. “La privatizzazione dell’acqua, o meglio della gestione degli acquedotti è un tema estremamente importante che i referendum affrontano in maniera insufficiente infatti con essi non si mette in discussione che gli acquedotti possano essere gestiti da privati, ma solo le ultime norme ultraliberali del governo Berlusconi che impongono la privatizzazione con una quota di almeno il 40%” si legge in una nota congiunta di Massimo Lionti, segretario regionale di Forza Nuova, e Ugo Ghione, presidente provinciale di Nuova Destra Savonese.

“Siamo sicuramente per l’abrogazione di queste norme e pertanto invitiamo a votare SI ad entrambi i referendum, ma non basta bisogna poi arrivare ad una gestione pubblica degli acquedotti e garantire questo servizio a prezzi di costo senza che i potenti di turno sfruttino un bene di primaria importanza per arricchirsi a spese della cittadinanza”.

“Sul nucleare l’indicazione che diamo è quella di rifiutare la scheda, da troppo tempo viviamo accanto ad una centrale che provoca tumori ed inquinamento ben più di una centrale nucleare, sarebbe ora che ci fosse un governo in Italia che fosse capace di ammodernare le strutture della produzione energetica della nostra Nazione rendendola più indipendente dal punto di vista dell’approvvigionamento energetico e più forte dal punto di vista economico”.

“Infine invitiamo a rifiutare anche la scheda sul legittimo impedimento che è forse il vero obiettivo della sinistra, quello che dovrebbe dare la spallata al governo per arrivare ad una soluzione giudiziaria della crisi del sistema politico italiano”.

“Noi siamo convinti che il governo Berlusconi debba cadere per una politica economica incapace di difendere gli strati più deboli della popolazione per favorire banche e grossi potentati, per una politica energetica incerta ed inefficiente, per una politica ambientale inesistente e non certo per i soli comportamenti personali del Presidente del consiglio” conclude la nota.

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