Politica

Profughi, AlbengaE’ e i consiglieri Passino e Varalli: “Perplessi sulla soluzione delle Rapalline”

Osiglia arrivo profughi

Albenga. Non si placano le discussioni riguardo all’emergenza profughi e alla loro sistemazione ad Albenga. L’Associazione AlbengaE’ e i consiglieri Passino e Varalli, a tal proposito, ribadiscono con forza la richiesta di realizzare urgentemente un tavolo di confronto tra Regione, Comune e popolazione per fare chiarezza sulla situazione che si sta delineando.

“In questi giorni sui giornali si leggono notizie che creano confusione e perplessità nella popolazione albenganese – dichiarano -. L’attuale amministrazione con il sindaco in testa ha accolto a suo tempo senza indugio l’invito del Ministro Maroni ad accogliere i profughi per aiutare Lampedusa e così ‘distribuire’ su tutto il territorio nazionale l’ondata migratoria di questi ultimi mesi scaturita dagli attuali rivolgimenti in atto in Nord Africa”.

“Tale prontezza di riflessi nell’aderire all’invito di Maroni – affermano Passino e Varalli e gli esponenti di AlbengaE’ -, siamo certi sia stata mossa dalla più rinomata qualità del sindaco, che non è il decisionismo bensì l’accoglienza, e quindi non certo dal desiderio di occupare la ribalta sui giornali. Non torneremo sulla ‘querelle’ di questi giorni inerente la struttura del vecchio ospedale. Tutta la questione è stata gestita con estrema superficialità come gran parte dei grandi temi che riguardano la città”.

“Tuttavia oggi la tanto menzionata struttura in Regione Rapalline di Campochiesa, identificata dal Comune e segnalata alla Regione come sito
idoneo, a loro giudizio, per accogliere i rifugiati sul territorio comunale – sottolineano -, è ancora situazione da definire, perchè il fondo nazionale della Protezione Civile (cui è demandata la questione a livello nazionale) non ha ancora risposto alla richiesta di 30 mila euro (stimati dal Comune) necessari alla ristrutturazione dell’ex sede Enaip che se verrà reso conforme alle più basilari esigenze igenico sanitarie, ospiterà in forma definita tutti i profughi accolti sul territorio comunale. Ora, seppur si abbia espresso come Associazione tutta la nostra perplessità e in fondo contrarietà nel voler far risiedere questi poveri rifugiati nell’ex ospedale di Albenga, rimaniamo tuttavia altrettanti perplessi sulla soluzione delle Rapalline e con noi tutti i residenti della zona”.

“Il sentimento che può riassumere l’umore dei residenti di Campochiesa in queste ore – proseguono gli esponenti di AlbengaE’ e i consiglieri – è quello espresso da un vecchietto, simpatico e probabilmente un pò chiuso di mentalità ma che ha così sintetizzato ‘i sun tutti bulicci cun u… cu di atri!’. Certo ha usato parole forti ma il concetto è lo stesso per cui si lamenta il sindaco con la Regione sul caso della precedente scelta unilaterale dell’ospedale da parte della Regione”.

“Chi ha chiesto o incontrato la popolazione di Campochiesa per sentire cosa ne pensa di questa soluzione trovata dall’amministrazione? Forse non reputano capaci e ben disposti ad un confronto gli abitanti di Campochiesa? Noi crediamo che tutti si sia ben consci della situazione e del dovere che abbiamo di aiutare chi fugge dalla guerra e dalle sue distruzioni ma siamo anche consapevoli che i cittadini di Campochiesa anche se ricchi di spirito caritatevole rischiano di non poter sostenere in solitudine una situazione che si preannuncia della durata di minimo 6 mesi”.

“Per questo, noi Associazione AlbengaE’ e i consiglieri Passino e Varalli – concludono – ribadiamo nuovamente ufficialmente e con forza la richiesta di realizzare urgentemente un tavolo di confronto tra Regione, Comune e popolazione per fare chiarezza sulla situazione troppo confusa che si stà delineando”.

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