Economia

Piaggio, il costruttore Ponchia: “In 18 mesi la consegna a Villanova”. Fusco: “Progetto per Finale a buon punto”

Villanova d’Albenga. Ad esegure le opere del nuovo stabilimento Piaggio a Villanova è la Finalmare Spa, partecipata tra l’altro da Gefim, Ersel e Gruppo Ferrero, rappresentata dal suo amministratore delegato Pier Paolo Ponchia. Lo stesso costruttore torinese realizzerà anche la grande opera di trasformazione urbanistica sulle aree finalesi lasciate libere dai capannoni industriali.

“Realizziamo da ora a Villanova l’intervento di costruzione del nuovo complesso per l’azienda aeronautica e, quando saranno completati il trascloco e le altre operazioni logistiche di trasferimento, inizieremo ad operare a Finale Ligure – spiega Ponchia – Il lavoro a Villanova d’Albenga supera i 50 milioni di euro tra opere edili, impianti, fognature, servizi, attrezzature”.

Un’area di 127.000 metri quadrati adiacente all’aeroporto di Villanova d’Albenga ospiterà il nuovo impianto produttivo di 49.300 mq di superficie coperta prospiciente i 1500 metri di pista dell’aeroporto. “Ufficialmente dal 1° luglio entrerenno in azione le ruspe e in 18 mesi consegneremo le chiavi dello stabilimento finito. Quindi inizierà la vera e propria delocalizzazione della Piaggio con il trasferimento dei macchinari nel nuovo insediamento” annuncia Ponchia.

La svolta di oggi con l’avvio del cantiere villanovese rimanda al futuro intervento di trasformazione sulle aree di Finale Ligure lasciate libere dai capannoni. “La pratica urbanistica su Finale è a buon punto – commenta l’assessore regionale all’urbanistica e vice presidente della Regione, Marylin Fusco – Ieri abbiamo incontrato l’amministratore delegato di Piaggio Aero e i responsabili della società costruttrice. Vedendo la nuova ipotesi progettuale e considerato il trasferimento del polo scolastico all’interno dell’area, posso dire che siamo a buon punto. Stiamo ragionando su alcuni aspetti e saremo pronti per partire”. Quanto al grattacielo bocciato ed escluso dagli elaborati “è un bene che non ci sarà il ‘classico Pirellone'” sottolinea l’assessore.

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