Nuovo carcere in Val Bormida: vertice tra il sindaco Briano ed il commissario Ionta

Carcere di Savona

Cairo M. Si muovono i primi passi per il nuovo carcere in Valbormida. Lunedì 6 giugno il sindaco di Cairo Montenotte, Fulvio Briano, incontrerà a Roma il Commissario straordinario per le carceri Franco Ionta, con al centro proprio la possibilità di realizzare nella vallata valbormidese la nuova struttura penitenziaria della provincia di Savona. Una soluzione ampiamente condivisa dal Sappe, Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria “per un nuovo carcere alternativo al disastroso penitenziario savonese del Sant’Agostino”.

“Qualcosa di importante potrebbe definirsi” conferma il segretario generale del Sappe, Donato Capece, che ha promosso l’incontro al Ministero. “Non è infatti più accettabile avere in Italia un carcere vergognoso come il Sant’Agostino di Savona, indegno per chi ci lavora e per chi sconta una pena”. Nel mirino del Sappe anche “i ritardi burocratici del Comune savonese che fino ad oggi nulla ha fatto per sanare tali indecenze. Dopo un rimpallo durato oltre vent’anni, oggi sappiamo che non è previsto alcun nuovo carcere per la città capoluogo”.

“La proposta di realizzare un nuovo carcere nella Valbormida, in tempi estremamente brevi, con costi contenuti ed avvalendosi di manodopera locale è l’unica prospettiva concreta. Questa proposta ha avuto ampie convergenze e quindi l’incontro di lunedì prossimo potrebbe essere un primo passo importante per un nuovo carcere alternativo a quello disastroso di Savona” aggiunge la nota.

Capece torna a sottolineare come oggi “il carcere di Savona è contro il dettato costituzionale della rieducazione del detenuto ed espone gli agenti di Polizia penitenziaria a condizioni di lavoro gravose e a rischio. Costruito per ospitare 36 posti letto, il Sant’Agostino ospita in media oltre 80 detenuti controllati da agenti di polizia penitenziaria carenti in organico di 15 unità. Tutti dicono che serve un carcere nuovo a Savona ma nessuno concretamente lo vuole. Noi abbiamo proposto una soluzione alternativa in linea con l’edilizia penitenziaria europea nell’area della Valbormida: speriamo che lunedì a Roma si possano mettere le basi per realizzare davvero una nuova struttura detentiva nel savonese, avvalendosi di manodopera locale”.

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