Cronaca

I profughi destinati ad Osiglia potrebbero fare tappa anche ad Albenga

Albenga - Ospedale S.M. Misericordia

Albenga. I profughi in arrivo ad Osiglia saranno trasferiti a ponente ma, prima di raggiungere Ventimiglia, potrebbero essere dislocati ad Albenga. I 32 migranti che improvvisamente devono essere ospitati nella struttura sul lago valbormidese, l’Imbarcadero, con molta probabilità faranno tappa anche nella città delle torri. Se il sindaco del paesino collinare, Paola Scarzella, si dice molto preoccupata per l’arrivo imprevisto dei profughi nel suo paesino che conta neppure 500 anime, il primo cittadino albenganese non è da meno. Dopo due o tre giorni ad Osiglia, i migranti passerebbero nel ponente.

Gli stranieri in fuga dalla crisi nordafricana, infatti, se assegnati ad Albenga dovranno trovare ospitalità nei locali dell’ex ospedale Santa Maria di Misericordia, più precisamente nei circa 1000 metri che sono ancora di proprietà pubblica. Un’ipotesi che il sindaco Rosy Guarnieri maldigerisce e anzi respinge, spiegando che si tratta di una struttura non idonea, senza garanzie igieniche, vuota da tre anni, senza allacci di corrente e fognari, e sottolineando che oltre 30 immigrati si ritroverebbero catapultati in piazza del Popolo, nel centro cittadino. Senza contare che l’ex nosocomio è ancora una struttura unica, dove la parte pubblica non è separata dalle aree private rilevare dalla società di Nucera.

Insomma, la Guarnieri vorrebbe poter scegliere autonomamente la sistemazione dei profughi, per garantirne l’accoglienza, e comunque in numero minore (al massimo 25 precisamente, come inizialmente previsto per la città di Albenga).

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