Ex Cave Ghigliazza, il progetto scommette sul turismo termale: centro talassoterapico da oltre 1.000 metri quadri

Area Ghigliazza, vista mare

Finale Ligure. Si vorrebbe ispirare ai centri di talassoterapia della costa atlantica della Francia la struttura prevista nell’area delle ex cave Ghigliazza di Finale Ligure, così come prospettato dalla società Arene Candide. Il progetto strizza l’occhio al turismo termale, prendendo a modello gli esempi tradizionali di Quiberon e La Baule. Il centro fronte mare sarebbe in collegamento con l’hotel da 158 posti letto, punto cardine dello studio progettuale, dotato anche di accesso diretto alla spiaggia tramite un sottopasso dell’Aurelia.

Il centro termale di oltre 1000 metri quadri contiene ambienti per le varie attività quali piscina, vasche per fanghi, idro e per attività medicali, locali per ambulatori, cure estetiche, sune, bagni turchi e palestra. Dalla piscina interna si potrà accedere ad un’altra piscina all’aperto, dell’estensione di ben 195 metri, tutto lungo il fronte mare. La vasca sarebbe posta a 9 metri sul livello del mare per garantire un effetto orizzonte tramite la lamatura dell’acqua. Le piscine saranno alimentate da acqua di mare. In inverno quella interna e parte di quella esterna saranno riscaldate. La porzione di piscina esterna che d’inverno non sarà utilizzabile fungerà da vasca di figura al grande parco che la circonda. Un’area verde, di circa 5400 metri quadrati, dovrà costituire il solarium naturale di tutto il complesso.

Il progetto prevede che la struttura talassoterapica possa erogare sino a 250 prestazioni al giorno: occoreranno almeno 35 addetti, di cui una decina paramedici oltre ad un direttore sanitario e uno alberghiero e personale per le varie mansioni. Più l’indotto complessivo che potrebbe superare le 50 unità.

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