Economia

Economia, la Liguria in stallo. Radoni (Bankitalia): “Vince solo chi ha investito in ricerca e sviluppo”

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Regione. L’economia ligure fatica a tenere il passo e a divincolarsi dalla crisi: vi è entrata lentamente, ora stenta ad uscirne. E’ il ritratto che Letizia Radoni, direttore della sede genovese della Banca d’Italia, fa della Liguria.

“Si tratta di una regione che, nella fase iniziale della crisi, l’ha subita in maniera affievolita grazie alle sue caratteristiche naturali: la presenza massiccia di over 65, l’incidenza dell’impiego pubblico e dei servizi, la bassa propensione all’esportazione – dice Radoni – Si tratta perà di connotati che ora le impediscono di uscire dallo stallo in un momento in cui a livello nazionale si registra una crescita. Per quanto riguarda il settore industriale vince, anche a livello ligure, chi ha investito in ricerca e sviluppo. La cantieristica, così come turismo e commercio hanno risentito della congiuntura non felice. Il dato più preoccupante rimane quello relativo alla lentezza della crescita”.

“Anche in Liguria sono diminuiti i depositi bancari, ma è aumentato il risparmio assicurativo e postale. Sono aumentati gli investimenti in fondi comuni. Fino all’anno scorso, però, si era reguistrato in questa regione un aumento dell’8% del risparmio bancario” conclude Letizia Radoni.

Stamani è stato presentato il report di Bankitalia Liguria dedicato all’industria. Sulla base dell’indagine avviata da Bankitalia su un campione di imprese con almeno 20 addetti, nel 2010 il fatturato porta una percentuale del +3,4 a prezzi correnti mentre gli investimenti nominali sono si attestano a +5,9 punti percentuali. La dinamica produttiva viene sostenuta da settori ad alta tecnologia e da alcuni segmenti della metalmeccanica mentre cantieristica e impiantistica hanno risentito dell’esaurirsi di lavorazioni su commessa. Crescono di appena 1,9 punti percentuali le esportazioni, dato sensibilmente inferiore alla media nazionale e in netto rallentamento rispetto al 2009.

Debole anche il settore delle costruzioni. Mentre l’edilizia residenziale trova sostegno nelle ristrutturazioni le compravendite di immobili segnano un +5,4% nonostante il lieve (+0,8%) incremento dei prezzi. Le grandi infrastrutture pubbliche invece soffrono per ostacoli e incertezze costanti. Vanno meglio i porti liguri: è aumentato di 8.3 punti percentuali il traffico merci e quello dei teus si attesta a +16,7%. Cresce il traffico passeggeri (5,1%) grazie al buon andamento del comparto crocieristico. La contrazione del reddito familiare penalizza il settore commerciale (-1,1%): colpite in modo particolare la piccola distribuzione tradizionale e i beni durevoli e cala il tempo trascorso in Liguria dai turisti (-1,2%).

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