Cronaca

Corruzione e tangenti: il Riesame decide su Pietro Fotia

arresto a Vado 009

Vado ligure. E’ attesa per la giornata di domani (venerdì 10 giugno) la decisione del Tribunale del Riesame di Genova che dovrà pronunciarsi sulla richiesta di scarcerazione per Pietro Fotia, il titolare della Scavo-ter, arrestato nell’ambito dell’operazione “Dumper” con le accuse di corruzione, dichiarazioni fiscali fraudolente e falsità in atti pubblici in concorso. L’impugnazione dell’ordinanza del gip era stata presentata dai legali difensori Emi Roseo e Carlo Biondi.

I legali difesnori dell’imprenditore sono fiduciosi che il Riesame possa pronunciarsi favorevolmente per il loro assistito, anche alla luce della memoria difensiva presentata ed esaminata nell’udienza in Camera di consiglio di martedì scorso. Per la difesa non ci sono le condizioni per la misura di custodia caitelare in carcere, infatti il documento presentato dalla difesa conterrebbe elementi chiarificatori sulla posizione di Fotia nell’inchiesta giudiziaria, con il pieno respingimento dei reati contestati.

Rispetto alle altre persone arrestate, Roberto Drocchi, Andrea Balaclava e Mario Taricco, Pietro Fotia è l’unico ancora rinchiuso nel carcere di Marassi. Per l’accusa e la Procura savonse l’imprenditore è ritenuto personaggio chiave nel giro di mazzette e anche alcune recenti intercettazioni sembrerebbero confermare il suo ruolo nel sodalizio illecito composto da appalti, favori e tangenti.

Vuoi leggere IVG.it senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.