Lettera al direttore

Sport

Bacigalupo Village: Parco Marabotto addio?

bacigalupo

Dalla metà di giugno, per tutta l’estate, promosso da Savona Calcio e Amatori Nuoto con il patrocinio del Comune di Savona, vedrà la luce a Legino il progetto “Bacigalupo Village” rivolto a ragazzi e famiglie. L’iniziativa, di per sé meritevole, non si svolge però solo nell’ambito dei rispettivi impianti sportivi (stadio Bacigalupo e piscina), ma coinvolge anche il parco pubblico Marabotto concesso grazie alla deliberazione di Giunta 153 del 10 maggio 2011 (approvata in fretta appena 5 giorni prima delle elezioni!).

Nella delibera si accoglie la richiesta del Savona Calcio di utilizzo a titolo gratuito anche di una parte del parco “di dimensione inferiore al 15% dell’estensione dell’intero parco” per posizionare giochi a pagamento per bambini. Peccato che nel prospetto allegato alla stessa delibera l’area indicata a questo scopo, sia pure da considerare solo indicativa, sia molto più ampia: più di un terzo dell’intero parco (che considerate le aree residuali inutilizzabili si giunge addirittura al 50%)!

Tale porzione ingloba tra l’altro tutte le strutture a corredo del parco (giochi per bambini, panchine, zone in ombra …) realizzate, assieme ad una generale manutenzione dell’area, alcuni anni fa dalla IV Circoscrizione con una spesa complessiva di 25.000 euro; il Comune era ulteriormente intervenuto per l’impianto di illuminazione. Nella stessa delibera, un po’ contraddicendosi, si riconosce peraltro che il progetto si realizza “per contro destinando ad uso pubblico una porzione molto limitata dell’attuale parco…”.

Se, come si afferma, “la fruizione pubblica non appare compromessa o limitata dal pagamento di un onere per la fruizione di giochi e attività ludiche aggiuntive” perché chiudere l’accesso al parco dalla strada pubblica (via Chiabrera) e lasciare come unico ingresso il nuovo percorso (privato) in fregio alla piscina?

In premessa si cita una “decisione”(?) di Giunta che modifica la convenzione con il Savona Calcio per permettergli di organizzare anche iniziative diverse da quelle sportive “all’interno della struttura comunale”. Come cittadini vorremmo sapere se nella dizione “struttura comunale” si intende lo stadio Bacigalupo o si è voluta comprendere anche l’area Marabotto.

Temiamo che, soprattutto con la realizzazione di un accesso diretto da aree non pubbliche, questo sia soltanto il primo passo di un tentativo di privatizzazione di un bene pubblico che Legino ha fortemente voluto e costruito con il solo volontariato alla fine degli anni ’70 (vedi foto allegata) e nel quale successivamente la Circoscrizione ed il Comune hanno direttamente investito somme significative.

Giova ricordare che negli ultimi tempi altre aree giochi sono state realizzate nel quartiere, ma Marabotto è l’unica dotata di ampi spazi all’ombra e naturalmente chiusa e difesa dalla cinta muraria di via Chiabrera.

Piero Fresco
Francesco Murialdo

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