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Albenga, operazione della Finanza per truffa al Comune. Ciangherotti: “Sincera gratitudine”

Albenga - municipio comune

Albenga. “Sull’operazione di verifica fiscale, scattata a seguito delle segnalazioni degli Uffici del Comune di Albenga, esprimiamo sincera gratitudine alla Guardia di Finanza di Albenga, coordinata dal Capitano Cosimo De Giorgi e dal Luogotenente Canio De Nicola, che con sensibilità hanno proceduto ai primi accertamenti sugli ISEE presentati in Comune, rilevando le anomalie che sono state già comunicate all’autorità giudiziaria. Ricevere contributi dai Servizi Sociali, nonostante i redditi elevati, per aver falsificato le autocertificazioni è un comportamento scorretto che colpisce l’intera comunità, impoverendo le casse del Comune e impedendo agli operatori dei Servizi Sociali di disporre di maggiori risorse economiche da destinare alle fasce realmente disagiate”. E’ questo il commento dell’assessore Eraldo Ciangherotti, sull’operazione della Guardia di Finanza che ha portato alla denuncia di tredici persone per truffa al Comune.

“L’ISEE, essendo un’autocertificazione – prosegue Ciangherotti – ha purtroppo la possibilità di essere contraffatto. Basti pensare che, ad ISEE zero, vi sono ancora alcune situazioni anomale in cui, dalla somma degli elementi reddituali, certe persone detraggono il valore massimo del canone di locazione annuo, pari a EUR 5164,57, nonostante il reddito per lavoro dichiarato sia pari a zero e talvolta la richiesta di contributo al Comune riveli un provvedimento di sfratto per il mancato pagamento, da oltre un anno, del canone di affitto. Allora, come già detto in passato, solo eliminando queste anomalie dei “furbetti”, si potrà davvero parlare di giustizia sociale equa, dove le reali necessità delle famiglie non vengono alterate da chi, attraverso gabole o trucchetti, riesce ad accedere ai contributi alla persona in maniera illegittima, impoverendo i serivizi sociali del territorio ed impedendo l’erogazione delle prestazioni destinate ad effettive necessità di sostegno”.

“Negli ultimi anni il sistema di erogazione dei servizi sociali era diventato troppo burocratico nella forma e ingiusto nella sostanza, perchè, non prevedendo l’accertamento delle situazioni di fatto, consentiva ad alcuni “falsi poveri” di creare una cortina fumogena, per prendere contributi, sottraendoli a chi, in ragione del suo modesto reddito, ne aveva realmente diritto. Ecco perchè la maggioranza del Consiglio Comunale aveva approvato all’unanimità il nuovo regolamento ISEE, ad inizio mandato, apportando le recenti modifiche puntuali nell’ultimo Consiglio Comunale, proprio per salvaguardare il principio dell’equità nell’erogazione dei servizi sociali comunali, sancito all’art. 53 della Costituzione Italiana, dove si legge che “tutti sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva. Il sistema tributario è informato a criteri di progressività”. Con l’ISEE congiunto, appena introdotto, dal prossimo settembre riusciremo a conoscere sempre il reddito sia del padre sia della madre del minore, parametri sui quali sarà possibile eseguire l´esatto ed il reale calcolo della situazione economica di coloro che chiedono di accedere ai servizi sociali ed assistenziali, senza dover individuare un ulteriore criterio di selezione” conclude Ciangherotti.

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