Cronaca

Albenga, recuperate in un container opere rubate di Warhol, Morandi e Balthus: valore 2,5 milioni

Albenga. Erano stipate in un container all’interno di un cantiere edile a Campochiesa, nell’Albenganese, 11 opere d’arte contemporanea del mirabile valore complessivo di 2,5 milioni di euro. Le hanno recuperate i carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Artistico di Monza, con i militari dell’Arma di Imperia. Si tratta di dipinti oggetto di un furto commesso ai danni di una collezionista di Montecarlo e nell’inchiesta, coordinata dal pubblico ministero Giovanni Battista Ferro di Savona, è coinvolto anche un albenganese.

Sono 5 dipinti del pittore Giorgio Morandi, raffiguranti nature morte con bottiglie, vasi e bicchieri; 2 dipinti di Andy Warhol raffiguranti “Mao”; 1 dipinto con soggetto astratto di Fernand Leger; 1 dipinto con soggetto astratto di Virginio Ghiringhelli; 1 dipinto raffigurante una giovane donna di Balthus e 2 dipinti etnici (India e Giappone) risalenti al XIX secolo.

Il colpo fu messo a segno a marzo in una casa privata di Montecarlo mentre la la proprietaria, una collezionista con un passato da gallerista, era in viaggio all’estero. Il 28 maggio scorso una pattuglia dei militari di Monza blocca un italiano e una romena in un auto proprio all’ingresso dell’autodromo di Monza: sulla macchina viene trovato un Morandi del valore di circa 200 mila euro. I due si giustificano asserendo che è un regalo. Non vengono creduti e subito scattano le indagini, grazie all’ausilio della banca dati delle opere d’arte da ricercare dell’Interpol, che portano i carabinieri a scoprire che si tratta del provento di un furto commesso fuori Italia e poi a indirizzare le ricerche nella giusta direzione.

Ad Albenga, in provincia di Savona, vengono trovate, in un container a fianco a scatoloni di creme, le altre opere all’interno di una valigia. Sono coinvolte in tutto tre persone: due italiani, liguri, di 46 e 50 anni, e la straniera, di 36, tutti denunciati per ricettazione. Sono ritenuti dei “piazzisti”. E ora si sta lavorando per arrivare agli autori del colpo che però non parrebbe su commissione. “Non son opere facili da vendere – ha spiegato il capitano Andrea Ilari, comandante del Nucleo Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale di Monza – probabilmente sono state scelte per le loro piccole dimensioni che ne rendono facile il trasporto. Di certo hanno una valore artistico inestimabile”.

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