Cronaca

32 profughi ad Osiglia, il sindaco: “Troppi per il nostro piccolo centro, sono preoccupata”

Imbarcadero di Osiglia

Osiglia. La notizia è arrivata come un fulmine a ciel sereno, prima alla cooperativa Caesar che gestisce l’Imbarcadero sul lago di Osiglia e poi al sindaco Paola Scarzella che si trovava a Millesimo per compiti istituzionali: “Avevamo dato il nostro benestare all’accoglienza dei profughi, ma 32 tutti in un colpo solo sono tanti, troppi per il nostro piccolo centro che conta meno di 500 abitanti”.

Scarzella esprime forte preoccupazione: “Abbiamo spiegato alla Regione io come sindaco, il segretario comunale e infine anche il geometra capo del Comune che la città in primis e la struttura non sono in grado di reggere 32 persone. Lo stesso Imbarcadero, di proprietà comunale, ha una capienza di 24 posti io non voglio assumermi responsabilità in caso di incidenti”.

“Non sono insensibile – precisa il sindaco – Non avrei avuto nulla da obiettare se fossero stati un numero più esiguo, ma 32 mi preoccupano. Come Comune non abbiamo neanche vigili in servizio; ho già avvisato la Compagnia dei carabinieri per ottenere supporto. Sto cercando di contattare la Prefettura per chiedere ulteriore aiuto da parte delle forze dell’ordine perché non siamo assolutamente attrezzati per una situazione come questa. Sì all’accoglienza, ma con un’organizzazione diversa: la Regione ha fatto un passo affrettato”.

La struttura è stata di fatto “requisita” (la prima azione del genere nella provincia di Savona) per far fronte all’emergenza venutasi a creare anche a causa della chiusura del centro di Ventimiglia: “Non abbiamo possibilità di opporci, a dire il vero il Comune è stato informato soltanto a decisione presa. Ci hanno garantito che sono stati controllati dal punto di vista igienico-sanitario e che saranno solo tre giorni, e che poi saranno nuovamente trasferiti” conclude il sindaco.

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