Torino. Una notte tranquilla. E’ quella trascorsa da Tommaso, il bimbo savonese di nove mesi al quale, ieri mattina, all’ospedale Molinette di Torino, è stato trapiantato il fegato di Elena, la bimba morta all’ospedale di Ancona dopo essere stata dimenticata in auto a Teramo. Il decorso post operatorio è definito dai medici dell’equipe del professor Mauro Salizzoni, che ha eseguito l’intervento, “regolare” e le condizioni del piccolo Tommaso continuano a migliorare.
Il bimbo, che era affetto da atresia delle vie biliari e aveva subito un primo trapianto di fegato giovedì scorso (con esito negativo), è figlio di una coppia savonese (nella foto durante un’intervista). Il papà del piccolo, Andrea Rolandi, e la mamma, Nikoletta (di origini ungheresi), gestiscono da anni il Cafè Santa Lucia in Darsena a Savona. La coppia ieri aveva ringraziato pubblicamente il gesto dei genitori di Elena: “Grazie ai genitori di Elena. Vi siamo vicini perché per noi, oggi, rinasce una nuova speranza”.
Il bambino di Savona aveva poche ore di vita: cinque chili e mezzo di peso e una diagnosi di atresia delle vie biliari che sembravano non lasciargli scampo. Ora per lui i medici dell’ospedale torinese sono molto ottimisti: “Tommaso ce la farà, ne sono certo. Elena ha ridato la vita ad un altro bimbo” aveva detto al termine dell’intervento il professor Mauro Salizzoni. Tommaso resterà ancora tre o quattro giorni nel reparto Terapia intensiva dell’ospedale Molinette di Torino.