Cronaca

Inchiesta “Dumper”: Roberto Drocchi ancora sotto torchio in carcere

Drocchi in ufficio

Savona. Nuovo interrogatorio in carcere questo pomeriggio dal parte del sostituto procuratore Ubaldo Pelosi a carico di Roberto Drocchi, il funzionario del Comune di Vado Ligure agli arresti per corruzione, occultamento di documenti contabili e falso in atti pubblici, dopo aver intascato delle tangenti da imprenditori edili in cambio di un via libera per alcune opere pubbliche, fatte passare come urgenti per assegnarle senza gara d’appalto.

Dall’audizione di oggi il pm della Procura savonese, che coordina l’inchiesta “Dumper”, darà il suo parere nei prossimi giorni al giudice per le indagini preliminari Florenza Giorgi, che dovrà a sua volta pronunciarsi in merito ad una possibile scarcerazione per il dirgente comunale vadese, come richiesto dai legali difensori.

Gli organi inquirenti chiedono ancora chiarimenti a Drocchi sui rapporti con gli altri soggetti destinatari dei provvedimenti cautelari: Andrea Balaclava, Pietro Fotia e Mario Taricco e se davvero, come sostiene la tesi difensiva, i soldi incassati venissero utilizzati solo per le sponsorizzazioni sportive del Riviera Basket. Al vaglio degli accertamenti investigativi il numero esatto di appalti truccati, insomma la portata esatta del “raggiro” messo a segno dai quattro arrestati. Per la difesa gli unici soldi intascati in nero da Drocchi, sei mila euro in tutto, sarebbero stati quelli “scuciti” da Balaclava, come è stato ripreso nel video girato dalla Guardia di Finanza.

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