Economia

Fabbriche Aperte 2011: cinquecento ragazzi conquistati dalle tecnologie

Atzori

Savona. Hanno le idee chiare i cinquecento ragazzi savonesi che hanno partecipato alla quarta edizione di Fabbriche Aperte, il progetto dell’Unione Industriali della Provincia di Savona nato per creare e promuovere un contatto fra gli studenti ed il mondo delle aziende presenti sul territorio.

Il progetto è ormai alla fase finale e un dato emerge con chiarezza: i partecipanti di questa quarta edizione vogliono un lavoro che abbia a che fare con tecnologie all’avanguardia, che tuteli l’ambiente e che sia utile alla società. Gli studenti savonesi, tutti fra i 12 e i 13 anni e tutti al penultimo anno delle medie e allievi nei 7 Istituti secondari di primo grado savonesi che hanno aderito a Fabbriche Aperte, fra marzo e aprile hanno visitato 10 aziende fra le più significative del territorio: al termine di ogni visita hanno compilato un questionario i cui risultati sono stati resi noti oggi dall’Unione Industriali di Savona.

Il presidente Fabio Atzori ha riassunto alla stampa i dati più significativi, ponendo l’accento sull’idea alla base di Fabbriche Aperte: far conoscere ai ragazzi la realtà produttiva locale e incentivarli alla scelta di un percorso di studi tecnico-scientifico, a garanzia di buone opportunità lavorative per il futuro. Un intento funzionale alla scelta del percorso scolastico che proprio in questi mesi i ragazzi di terza media sono chiamati a compiere, ma funzionale anche ad un ingresso competitivo nel mondo del lavoro una volta terminati questi studi.

“Fabbriche Aperte nasce per creare un contatto fra gli studenti e il mondo del lavoro e quest’anno ha inoltre rivolto una particolare attenzione alla chimica e alla sua importanza nel mondo contemporaneo, per promuovere, come consigliato dall’Onu per il 2011, un approccio informato e consapevole a questa disciplina – ha commentato il presidente Atzori nel presentare i dati alla stampa –. Il successo riscosso da tutte e quattro le edizioni di Fabbriche Aperte è una risposta gratificante per chi, come me, da sempre crede nell’importanza del confronto, soprattutto tra due realtà come scuola e industria, che hanno in questo modo l’opportunità di cogliere un reciproco vantaggio. In quest’ottica diamo molta attenzione alle risposte del questionario compilato dai ragazzi, uno strumento per fare un quadro reale della percezione che loro e le famiglie hanno dei temi legati all’industria e alle opportunità del Savonese”.

Ecco i dati emersi per questa edizione. Il 64% dei partecipanti ha già deciso che scuola superiore frequentare (un netto aumento rispetto al 54,4% del 2010): di questi, il 57,3% ha scelto una scuola ad indirizzo tecnico-scientifico, e anzi guardando nel dettaglio si scopre che la percentuale sale al 90,27% nei maschi, contro il 75,6 % di femmine che ha optato l’indirizzo umanistico. Il perdurare della tradizionale distinzione fra attività femminili e maschili è confermato dalle due domande relative alla scelta del futuro lavoro. Il 67% ha già scelto che lavoro fare da grande e ha le idee ben chiare: le ragazze vogliono dedicarsi a una professione medico-scientifica (il 40,7% farà il ricercatore, il medico, l’infermiere) e all’insegnamento (il 30,9%). I ragazzi, del canto loro, si vedono bene come geometri, architetti o ingegneri (il 40,27%) e in alternativa impegnati in artigianato ed edilizia: il 34,75% sarà meccanico o elettricista, idraulico o operatore edile.

Le scelte sembrano svincolate da valutazioni economiche: alla domanda “cosa ti aspetti dal tuo lavoro futuro”, il raggiungimento di uno stipendio gratificante è stato messo al primo posto dal 36% di tutti gli intervistati (percentuale che sale al 70 % per i maschi). Un dato considerevole, certo, ma in netto calo rispetto al 43,5% dello scorso anno e significativo se paragonato piuttosto alle altre due opzioni di risposta: stabili quanti scelgono “un lavoro che piace” (il 44%, nel 2010 era il 46%), ma con un 20% deciso a trovarsi “un lavoro importante per la società”, in netta crescita rispetto al 9,8% del 2010.

Questi dati, combinati con le risposte date alla domanda “che cosa influisce di più nello scegliere la tua scuola futura” fotografano una generazione decisa a seguire le proprie inclinazioni nello studio, ma in funzione di un lavoro soddisfacente non solo dal punto di vista economico. E se il 90% dei maschi è già sicuro di scegliere la scuola che più gli piace, il 21% delle ragazze darà ascolto ai consigli dei genitori per fare le scelte più adatte. L’81,5% degli intervistati ha raccontato in famiglia l’esperienza di Fabbriche Aperte e che sia stata positiva lo dice il 68%, che ritiene l’iniziativa ottima così come è strutturata, a fronte di un 23% che vorrebbe poter interagire di più durante le visite o, in alternativa (ma è solo il 5,5%) vorrebbe poter entrare e conoscere da vicino più fabbriche.

Per il 62,5% degli studenti partecipanti si è trattato della prima visita ad una azienda del territorio. Il 78% ritiene molto importante la tutela ambientale e l’81,2% è convinto che le aziende rispettino l’ambiente. Il fatto che oltre il 50% di loro ritenga l’industria molto importante per il territorio savonese e che il 64,2% sia rimasto particolarmente colpito dalle tecnologie usate nelle aziende visitate (seguono i laboratori di ricerca, con il 22,7% di preferenze) è indice di quanto l’Unione Industriali di Savona abbia centrato l’obiettivo di informare gli studenti, mettendoli in condizione di vedere cos’è e come funziona un’azienda, parlare con chi ci lavora, conoscere il percorso di studi più adatto e le aspettative di crescita professionale nel settore dell’industria. Soprattutto per quanti hanno una preparazione e una professionalità tecnico scientifica: le aziende savonesi, infatti, segnalano difficoltà nel reperire meccanici, periti, chimici, ingegneri, responsabili per sicurezza ed ambiente, ma anche laureati in materie economiche e scientifiche. I ragazzi di Fabbriche Aperte, così decisi a rendersi utili alla società, sono la risposta attesa dalle aziende.

L’Unione Industriali di Savona ha infine voluto conoscere il grado di alfabetizzazione informatica delle famiglie savonese: ne è emerso che il 98,2% degli studenti possiede un pc e che l’85% naviga in internet abitualmente.

Fabbriche Aperte 2011 si concluderà il 25 maggio prossimo con la cerimonia finale in programma alle ore 10 al Teatro Chiabrera di Savona. In questa occasione verranno premiati i 21 vincitori del gioco “Alla conquista di una mente scientifica”, uno per classe. Le tre fasi del gioco hanno fatto sì che i ragazzi accumulassero un punteggio sia rispondendo a domande specifiche sull’iniziativa e sulle aziende visitate sia predisponendo una breve relazione di viaggio, valutata da una apposita commissione composta dai rappresentanti delle aziende, dall’Unione Industriali di Savona e dalle scuole.

Sono dieci le aziende coinvolte nell’edizione 2011: Bombardier Transportation Italy, Continental Brakes Italy, Demont, Fac – Porcellane Acf, Infineum Italia, Noberasco, Piaggio Aero Industries, Reefer Terminal, Tirreno Power, Verallia.

Vuoi leggere IVG.it senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.