Politica

Discarica Boscaccio, Pd: “Vadesi sommersi dai rifiuti: subito riduzione della Tarsu”

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Vado L. Ampliamento della discarica del Boscaccio, arrivano le critiche del Pd di Vado Ligure. “Su Vado cadrà l’onere di servire per i prossimi 10 anni lo smaltimento ed il pretrattamento dei rifiuti di tutta la Provincia di Savona e non solo: ormai i giochi sono stati fatti dal Comune di Vado e dalla Provincia. Vado avrà, dunque, non solo la discarica ma anche gli impianti di trattamento dei rifiuti”, si legge in una nota del locale partito di centrosinistra.

“Condividiamo le preoccupazioni espresse dal sindaco Berruti – si legge ancora – Invece di alleggerire l’impatto ambientale dei nuovi impianti valutando soluzioni alternative, quali la dislocazione su più territori degli impianti di pretrattamento per ridurre la movimentazione e il numero dei camion su Vado, si continuerà ad avere per molti anni ancora tutto il traffico da e per la discarica. L’amministrazione di Vado non ha mai informato le minoranze su quanto stava avvenendo, sugli intenti palesati dalla Provincia volti a concentrare tutto a Vado, ampliamento e impianti futuri. Questi amministratori hanno perso una grande occasione ed ora ci troviamo a giochi fatti, senza possibilità di discutere un diverso scenario”.

“Cosa ci resta? Forse la possibilità di rivedere almeno i costi del servizio di smaltimento?
Chiediamo per i Vadesi l’azzeramento dei costi per il conferimento dei rifiuti in discarica, destinati a subire questa scelta che non condividiamo: che almeno venga garantita una riduzione sostanziale della Tarsu ai cittadini. Basta con gli aumenti approvati dalla Giunta Caviglia nel 2010: sono un fardello intollerabile visto l’accordo ormai sancito ai vertici delle amministrazioni comunale e provinciale. Bisogna urgentemente costruire una nuova convenzione con Ecosavona con benefici immediati per i vadesi”.

“Siamo preoccupati del silenzio della Giunta perché ancora una volta la città subisce scelte che gravano il nostro territorio in termini ambientali avallate da assessori comunali che in campagna elettorale si erano proposti paladini di nuove politiche ambientali, ma che non si sonon rivelati tali”, conclude il Pd.

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