Politica

Consiglio comunale di Alassio: l’intervento di Marco Melgrati

Marco Melgrati

Questo mio intervento si rende necessario dopo la vergognosa lettera aperta, che in spregio del rispetto delle regole tanto sbandierato, è stata diffusa venerdì 13 u.s. dopo le ore 24, a firma di Avogadro, senza possibilità di replica, dove venivo dipinto come la causa di tutti i mali che affliggono Alassio, quasi un malfattore, un mafioso. La mia famiglia mi ha insegnato 4 valori fondamentali: Fede in Dio, che mi ha sempre sorretto, Lavoro, Famiglia e soprattutto Onestà, valori che io metto sempre davanti a tutto. Se posso andare a testa alta davanti ai magistrati è perché io non ho mai preso mille lire o un euro da nessuno, quello che ho fatto lo ho fatto nell’interesse della Città, e la mia onestà è specchiata.
Dispiace in particolare che, dopo essere stato 9 anni Sindaco al servizio dei cittadini, con la porta del mio ufficio, in Comune e nel mio studio privato, aperta a tutti, commercianti, albergatori e imprenditori, poveri e ricchi, umili e arroganti, con particolare attenzione a quelli che più avevano bisogno, intervenendo spesso e volentieri anche economicamente di persona, si sia provato, con successo, a infangare il mio operato, il mio lavoro e quello dei miei collaboratori, delegittimando inoltre la figura del candidato Sindaco Luca Villani. Luca Villani, un signore e un giovane speciale, che ho imparato ad apprezzare.
Sono stato attaccato per un Piano Regolatore che era stato approvato da una amministrazione di centro sinistra (comunisti e socialisti) nel 1990, riadottato da Avogadro Sindaco pari pari nel 1995 e approvato definitivamente, sempre da Avogadro, nel 1998. Il fatto è che i risultati di questo piano hanno cominciato a vedersi, soprattutto per alcune lottizzazioni in zona di espansione collinare, quindi intensive, negli ultimi anni, sul territorio. Ed è vero che qualcosa è sfuggito nella pianificazione. In questa lettera si diceva che in ogni cartello di lavori in collina compariva il mio nome: nulla di più falso, e non sono certo io il professionista che lavora di più ad Alassio; inoltre, non ho mai fatto pressioni a nessuno perchè si servisse del mio studio, anzi, a volte, ho rifiutato alcuni lavori per questione di correttezza. Si è favoleggiato di 100 varianti, che non sono certo 100, e di cui nessuna ha modificato i volumi del piano approvato da Avogadro Sindaco. Oggi in Consiglio Comunale ci sono gli spazi per dimostrarlo, e lo farò puntualmente. Si è puntato sui miei 18 avvisi di garanzia, senza dire che sono stato prosciolto in istruttoria o assolto 17 volte per non aver commesso il fatto o perché il fatto non sussiste, dimostrando la mia buona fede, la mia onestà morale e intellettuale. L’unica volta che sono stato condannato, come professionista e non come sindaco, per un reato che è prescritto, invece di invocare la prescrizione ho richiesto al mio legale di ricorrere in appello perché sono assolutamente innocente, e voglio che sia dimostrata ancora una volta, per l’ennesima volta, la mia estraneità ai fatti.
Nell’ultimo anno ho dovuto impegnarmi nel mio nuovo ruolo di Consigliere Regionale, che è importante perché a Genova si fanno le leggi che condizionano la nostra vita, e ringrazio ancora i concittadini che con il loro voto mi hanno spinto verso questo prestigioso traguardo; se ho una colpa è quella di non aver seguito con attenzione i lavori della Giunta che avevo lasciato per Genova, Giunta dove qualcuno sicuramente remava contro perché aveva già fatto altre scelte, come abbiamo potuto apprezzare negativamente in campagna elettorale, tradendo i propri ideali liberaldemocratici e sponsorizzando in forma diretta e indiretta una lista che abbiamo visto appoggiata dai comunisti del Pd. Assessori e consiglieri (Zavaroni, Invernizzi e Agostini, e non solo…e chi tradisce una volta, tradisce per sempre) che come gli altri avevano alzato la mano per 10 anni, in silenzio, senza manifestare mai alcun dissenso, anche sulle varianti al Piano Regolatore. Mi sono assunto responsabilità pesanti, che mi portano a difendermi in tribunale da una accusa assurda, “concorso morale in abuso edilizio”, per la vicenda del Grand Hotel e del Centro Talassoterapico. Ma se la mia colpa è aver sollecitato la Fincos ogni giorno per terminare i lavori del Grand Hotel e aprirlo finalmente, dopo 42 anni di chiusura, di vergogna, di occupazione di extracomunitari e drogati, infestato da topi, scarafaggi e rampicanti, allora io sono fiero di essere rinviato a giudizio per il Grand Hotel, e rifarei oggi quello che ho fatto ieri, anche se i concittadini non me lo hanno riconosciuto, o se lo sono presto dimenticato. Dire poi che è colpa mia se i lavori al campo sportivo sono sospesi è un falso vergognoso; infatti sono fermi per un errore della Provincia di Savona nel piano di Bacino, come sono false le altre accuse sul cinema Ritz (contenzioso tra privati), sulla discoteca Le Vele e sull’asilo nido, peraltro iniziato quando io non c’ero più, con un progetto dell’Ufficio Tecnico.
Ma vedo che il messaggio positivo non è passato; sono passate le menzogne, le basse insinuazioni, il livore, l’invidia, la cattiveria, che hanno dato luogo al risultato delle elezioni amministrative. E la cosa che mi ha fatto più male è, nello spregio più elementare delle regole, e in contrasto con la legge, vedere il vessillo dell’ex Partito Comunista Italiano, ora PD, garrire sulla facciata del Comune di Alassio, a dimostrare che Lei, Avogadro, è ostaggio dei comunisti del Pd. Noi del P.d.L., nonostante una schiacciante vittoria con il 70% dei voti, non ci siamo mai permessi una simile offesa al buon gusto e delle leggi. Lei lo ha fatto, con il 36 per cento del voto degli Alassini. Si ricordi sempre, in questi anni di Suo mandato, che Lei non rappresenta la maggioranza degli Alassini. Lei è quella persona che, eletto in questo collegio con i resti, ha guadagnato i soldi al Senato, e li ha investiti in Toscana, a Montalcino, perché a Suo dire “questa città non aveva più futuro nel Turismo”. Come se non ci fossero alberghi da comprare ad Alassio. Lei è lo stesso che, rispondendo alle minoranze, diceva che “se lo portava già menato da casa”. Lei è quel sindaco che ha fatto chiudere più di 50 Alberghi, e che ha inventato le società partecipate (SCA, GESCO, GESCO MARE). Oggi la campagna elettorale per fortuna è finita, Lei ha vinto, e dovrà governare la città. La invito quindi a lavorare per il bene di Alassio, cercando un confronto con TUTTI gli eletti e con la Città stessa e i cittadini, come ha promesso in campagna elettorale, anche se, conoscendoLa, nutro dei forti dubbi. Il dispiacere per me più grande è pensare che Lei, Avogadro, inaugurerà senza merito alcuno grandi opere come il nuovo Campo Sportivo e la nuova Casa di riposo per anziani, da me volute fortemente e realizzate entrambe a costo zero per il Comune.
Io sarò giudicato, nel tempo, ma si ricordi che anche Lei dovrà essere giudicato, per quello che ha detto e fatto, dagli Alassini.
Detto questo, Le faccio i migliori auguri, a Lei e alla Giunta, di buon lavoro, nel supremo interesse della Città di Alassio. Il gruppo P.d.L. e Lega Nord farà, diversamente da quanto accaduto negli ultimi 10 anni, una opposizione costruttiva e propositiva, rifuggendo dal ricorso alla magistratura che tanto cara alla pregressa minoranza; daremo un voto di astensione propositivo al Vostro programma, per dimostrare le nostre buone intenzioni, ma saremo rigidi nel controllo di tutti gli atti e del rispetto degli impegni presi da Lei e dai suoi sodali in campagna elettorale.

Marco Melgrati
Consigliere Regionale Pdl

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