Politica

Albenga, accorpamento medie. Vazio: “Guarnieri, basta bugie. Vergogna”

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Albenga. Torna a far discutere il caso dell’accorpamento delle scuole medie ingaune nel complesso di via degli Orti che tanto preoccupa i genitori degli alunni. Questione sicurezza, rischio di “classi pollaio” e una presunta indisponibilità della giunta comunale di chiarire i dubbi sul futuro trasferimento, hanno tenuto banco per settimane con il “j’accuse” del Comitato genitori che chiedevano garanzie. Oggi, sul tema interviene Franco Vazio, ex vicesindaco e vice segretario provinciale del Pd.

“Era il mese di febbraio quando al Cinema Ambra i genitori degli alunni delle Scuole Medie di Albenga, derisi ed impapocchiati di parole, si sono scagliati contro il trasferimento delle Medie Dante Alighieri nel plesso di via degli Orti – ricorda Vazio – Nei progetti illustrati: nessuna misura, numeri di alunni sussurrati, diversi da quelli che erano riportati nelle relazioni allegate al progetto e soprattutto scuse puerili (mancanza di un bidello..?) per giustificare una scelta tanto strana quanto sbagliata”.

“Il sindaco Guarnieri, per placare gli animi e salvare gli oratori, aveva promesso un confronto serrato con i genitori per valutare e decidere, insieme a loro, se il progetto di ristrutturazione delle aule di Via degli Orti dovesse andare avanti. Ma si sa che le parole e le promesse della signora Guarnieri sono come il vento! Sono trascorsi quasi tre mesi, ma i genitori di progetti, numeri e confronti non ne sanno ancora nulla. Il sottoscritto, quale genitore gabbato, si sente davvero offeso. Oltretutto gira voce che le iscrizioni reali siano più numerose di quelle ipotizzate e che Leca, anche se stivata come non mai, non possa accogliere tutti gli iscritti. Forse immagineranno di mandare gli alunni a Ceriale per risolvere il problema?”.

“E’ veramente paradossale – continua Vazio – Il Comune di Albenga negli anni scorsi, non la giunta Guarnieri, ha speso centinaia di migliaia di euro per mettere in sicurezza le aule delle scuole medie; la Provincia, con l’attuale sindaco nelle vesti di assessore provinciale, non ha speso un solo centesimo per risolvere il problema delle scuole superiori ed anzi ha rottamato definitivamente il progetto del Polo Scolastico; il Comune lascia alla Provincia le aule messe in sicurezza per le Scuole Medie e sposta i nostri ragazzi in aule piccolissime ed anguste spendendo oltre 500.000 Euro degli albenganesi; il progetto di ristrutturazione delle Scuole Medie di Via degli Orti è pensato per 500 alunni circa ed aule, in maggior numero, per 23 scolari, quando è certo che gli alunni saranno più di 500 e gli scolari per aula saranno certamente più di 23”.

“Le domande che il sottoscritto, il segretario del PD Alessandro Andreis ed altri genitori avevano già fatto al cinema Ambra, sorgono spontanee: davvero questo sindaco pensa che noi genitori siamo allocchi e remissivi rispetto ai desideri di qualche potente stratega? davvero questo Sindaco pensa che con l’aiuto silente del Preside delle Scuole Medie possa stipare i nostri figli in scuole e in classi non a norma di legge? Davvero questo Sindaco pensa di costringere le famiglie a scegliere la scuola privata per risolvere i problemi di spazio che lei ha creato? Perché questo Sindaco vuole gettare via i nostri soldi? Vogliamo quanto era stato promesso: e cioè la bozza del progetto definitivo, i numeri degli alunni ed il numero delle classi, nonché un confronto serio circa questa scelta davvero singolare”.

“I consiglieri del Pd, con gli altri colleghi di minoranza di ‘è Albenga’, hanno preso le misure delle classi e dell’edificio di Via degli Orti ed anche loro attendono con impazienza tali elementi per verificare se almeno la legge sia stata rispettata. Vogliamo conoscere quale è il vero disegno del Sindaco Guarnieri. Basta chiacchiere e promesse! E non si dica che è solo una battaglia politica: questa è una battaglia di civiltà in nome dei nostri figli, per la loro sicurezza ed in difesa del loro diritto allo studio. Senza offesa per alcuno, i genitori di Albenga che protestavano e protestano tuttora non sono degli allocchi e non hanno alcun timore di andare fino in fondo in questa battaglia. Se sarà necessario anche in altre sedi”, conclude l’ex vice sindaco ingauno.

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