Studenti bocciano concorso scolastico: “Revisionista, equipara Resistenza e fascismo”

Liceo Classico Chiabrera di Savona

Savona. La polemica storiografica sul revisionismo, che già a diversi livelli e da tempo sta tenendo banco a Savona, entra anche nelle scuole. Quattrocento studenti del liceo classio “Chiabrera” e dello scientifico “Grassi” hanno sottoscritto un documento che boccia il concorso “Luce sulla Storia” indetto dalla Consulta Provinciale degli Studenti di Savona ritenendo che l’unica traccia proposta e gli indirizzi Internet suggeriti per la documentazione “consentano tutto fuorché la possibilità di ottenere un quadro storico scevro da qualsiasi forma di propaganda ideologica”.

Spiegano i rappresentanti dei comitati studenteschi dei due licei: “Con questa iniziativa l’istituzione scolastica e, nella fattispecie, gli organi della Consulta Provinciale degli Studenti di Savona, si prestano ad un’operazione legata ad ambienti pseudo-revisionisti che pretendono di equiparare arbitrariamente Resistenza e fascismo, due realtà che non possono e non potranno mai essere poste sullo stesso piano né storicamente né eticamente, in quanto rispettivamente sinonimo di Liberazione e di dittatura. Vogliamo denunciare con questa petizione un concorso che invece di promuovere la libera ricerca storica tra i liceali istiga ad un uso politico della storia, prospettando un’interpretazione mistificata della microstoria del dopoguerra anziché una loro effettiva comprensione”.

Torna al centro il dibattito su Giuseppina Ghersi, la tredicenne uccisa nell’aprile del 1945. I comitati studenteschi commentano: “L’episodio dell’uccisione di Giuseppina Ghersi viene presentato come un fatto di per sé in grado di fornire la corretta visione dell’intero fenomeno resistenziale, senza che sia collocato nel contesto storico e nella dimensione reale degli avvenimenti della cosiddetta ‘giustizia partigiana’, amplificando la proporzione effettiva di tale fatto ed occultando il valore universale della Libertà, espressione dalla sola Resistenza e Liberazione”.

“Risulta inoltre ambigua la composizione della commissione della giuria del concorso che contempla la partecipazione di due studenti, che, in quanto tali, non possono garantire un’idonea specializzazione e competenze storiche appropriate” rincarano gli studenti contrari al concorso. Infine, sottolineano: “Consideriamo riduttivo, se non totalmente errato, affrontare come dalla traccia del tema la questione dell’identità nazionale senza citare né la Resistenza, come movimento di Liberazione dal regime fascista, né, soprattutto, la Costituzione italiana, essenziale fondamento della nostra convivenza civile”.

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