Cronaca

Ordinanze dei “sindaci-sceriffi” anticostituzionali: Procura di Savona “pionera” sul tema

Savona Tribunale

Savona. E’ di ieri la notizia che la Corte Costituzionale ha imposto uno stop ai “sindaci-sceriffi”, o meglio agli ampli poteri che le norme sul “pacchetto sicurezza” del 2008 avevano conferito loro consentendo ai primi cittadini di adottare ordinanze anti-lucciole o anti-accattonaggio in diversi comuni d’Italia. Su questo tema, ovvero sulla costituzionalità delle ordinanze dei sindaci, sembra però che la Procura di Savona ci avesse visto lungo, giocando d’anticipo sulla Consulta. Nel luglio dell’anno scorso infatti, con una comunicazione inoltrata ai componenti del suo ufficio, il Procuratore della Repubblica aveva posto l’accento sulla “crociata” contro i venditori abusivi.

In pratica la disposizione del Procuratore era quella di trattare con attenzione le notizie di reato riguardanti violazioni di ordinanza sindacale in materia di commercio abusivo. Una mossa studiata al fine di valutare al meglio se in tali casi sussistessero i presupposti per l’esercizio dell’azione penale. Infatti, perché si possa esercitare l’azione penale, è necessario che siano soddisfatti i presupposti dell’articolo 650 del codice penale (“Inosservanza dei provvedimenti dell’autorità”): ovvero che il provvedimento del sindaco, in questo caso l’ordinanza, sia emesso per “ragione di giustizia o di sicurezza pubblica o d’ordine pubblico o d’igiene”.

Insomma la Procura di Savona, già l’estate scorsa, si domandava se in tema di abusivismo commerciale le ordinanze dei sindaci fosssero costituzionali o se non fosse presente un “eccesso di potere” da parte dell’autorità. Se i pubblici ministeri si sono trovati di fronte a casi in cui, a loro avviso, non era necessario l’esercizio dell’azione penale hanno così potuto non prendere nessun provvedimento in quanto l’ordinanza sindacale era, di fatto, anticostituzionale. Il Procuratore, per la valutazione delle notizie di reato, invitava anche i suoi collaboratori a tenere in considerazione la Cedu (Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali) e le leggi in materia di commercio.

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