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Vado, il Comune riduce l’orario del pub “Klem”: i clienti raccolgono 100 firme per protestare

Klem vado ligure

Vado L. Il Comune impone ad un ristopub una riduzione dell’orario di apertura ed i clienti, soprattutto giovani, non ci stanno e si organizzano per protestare con una raccolta firme. Succede a Vado Ligure dove l’amministrazione comunale ha imposto al locale “Klem” di via Piave, sulla base dell’applicazione di un Regio Decreto del 1934, di chiudere prima la sera. Una decisione che non solo è stata accolta con disappunto dal gestore dell’attività, Angelo Piccin, ma anche da tutti i frequentatori del locale.

Il pub, che ha anche la cucina, e di conseguenza offre, oltre che la possibilità di bere qualcosa e fare uno spuntino, anche quella di cenare, inizialmente apriva alle 18 e chiudeva alle 3. Poi sono arrivate, nel 2009, le prime lettere del Comune che imponevano di anticipare la chiusura all’1. Il titolare però era sempre riuscito ad ottenere una serie di deroghe per tenere aperto fino alle 3. Tutto questo fino all’ottobre scorso quando, nonostante i pareri favorevoli della polizia municipale, l’amministrazione non concede più deroghe e costringe il pub ad una, graduale, riduzione dell’orario: dalla domenica al lunedì la chiusura sarà all’1,30, e, dal giovedì al sabato, alle 2,30.

Poi, dopo le proteste del gestore del Klem, il Comune concede un nuovo allungamento dell’orario, ma è un fuoco di paglia. Dal dal 31 gennaio scorso infatti gli orari dell’attività tornano gli stessi di ottobre e addirittura, dall’inizio di febbraio, l’amministrazione riduce ancora le ore di apertura del ristopub: potrà restare aperto tutti i giorni sino all’1, e il venerdì e sabato sino alle 2. Regolamento che rimarrà in vigore sino al 31 maggio.

Una decisione che ha scatenato la rabbia del gestore e dei clienti: “Non capisco questa decisione, il locale è frequentato bene – spiega il titolare del Klem -. Qui non ci sono mai stati problemi, nè fuori nè all’interno del locale. Spesso a mangiare qui vengono sportivi delle squadre locali che finiscono gli allenamenti, insomma è una clientela tranquilla. Bisogna tenere anche conto del fatto che questa riduzione di orario mi ha costretto a lasciare a casa dei dipendenti”.

Proprio i clienti del Klem hanno raccolto, con l’aiuto del circolo del Partito Democratico di Vado ligure, oltre cento firme per protestare con la deroga non concessa al Ristopub Klem. “Per anni le precedenti amministrazioni hanno saputo gestire le attività – si legge in una nota del Pd – del territorio tenendo in considerazione anche il loro contenuto sociale e ricreativo, senza creare disagi di alcun tipo. Per tanto riteniamo opportuno manifestare il nostro dissenso in merito all’applicazione di alcuni meticolosi criteri di giudizio che andrebbero a scontentare tanti per la gioia di ‘pochi'”. Chissà che questo possa servire perché il Comune ci ripensi.

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