Cronaca

Tirreno Power, la Federazione della Sinistra critica con la Regione

Tirreno Power Vado Ligure

Savona. “La decisione assunta dalla Giunta regionale nella seduta di ieri, oltre a riguardare il caso specifico di Vado Ligure e Quiliano, riguarda più in generale la politica energetica nel nostro paese e nella nostra regione. Con il nucleare che proprio in queste ore mostra tutta la sua ‘insicurezza’ e la sua pericolosità, rimangono due strade: o si rimane ancorati ai combustibili fossili e al carbone in modo particolare, più inquinante ma più economico nelle logiche del mercato, o si punta sulle energie rinnovabili”. Così la Federazione della Sinistra di Savona commenta l’esito della conferenza dei servizi sull’ampliamento di Tirreno Power di ieri.

“La Regione Liguria ha aperto alla prima strada contraddicendo il lavoro fatto negli ultimi anni, e negando validità anche all’ipotesi – già espressa da tempo e in modo largamente condiviso – per la sostituzione del carbone con il metano. Ha deciso, infatti, di rilasciare l’intesa per l’ampliamento della centrale Tirreno Power di Vado Ligure e Quiliano, rinunciando di fatto ad una programmazione energetica e assecondando le richieste dei privati. Questi elementi già di per se negativi sono aggravati dal fatto che i vecchi gruppi a carbone verranno demoliti solo all’entrata in esercizio del nuovo gruppo e che, comunque, potranno essere sostituiti un una nuova unità dal 460 MW”.

“La Federazione della Sinistra, la forza che unisce Rifondazione Comunista, Comunisti Italiani, Socialismo 2000, Lavoro e Solidarietà, ha inceve scelto e continuerà a scegliere la seconda strada e continuerà a contrastare in ogni sede, con tutte le forze e con tutti i mezzi ogni ipotesi di ampliamento” si conslude la nota.

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